CryptoUK, un'associazione di categoria britannica specializzata in criptovalute, ha annunciato che entrerà a far parte di The Digital Chamber, un gruppo statunitense che promuove politiche a favore del settore, inaugurando così una significativa collaborazione tra i due paesi in materia di regolamentazione degli asset digitali.

In un comunicato pubblicato martedì, CryptoUK ha dichiarato che il proprio team entrerà a far parte di The Digital Chamber nell'ambito di una “piattaforma di advocacy transnazionale unificata”. Entrambi i gruppi hanno lavorato nei rispettivi paesi per promuovere politiche a favore del mondo crypto e della blockchain, a partire da The Digital Chamber nel 2014 e CryptoUK nel 2018.

“CryptoUK ha sempre aspirato a garantire che fossimo guidati da questioni politiche, collaborazione tra i membri e impegno normativo”, spiega Su Carpenter, direttore esecutivo di CryptoUK.

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Fonte: CryptoUK

La partnership tra i due gruppi di sostegno arriva in concomitanza con l'avanzamento dei negoziati da parte dei legislatori statunitensi per l'approvazione di una legge sulla struttura del mercato degli asset digitali, con l'obiettivo di stabilire chiarezza normativa per il settore. Nel Regno Unito, i responsabili politici hanno annunciato l'intenzione di collaborare con le loro controparti statunitensi per studiare leggi e normative crypto.

Le organizzazioni statunitensi che sostengono le crypto, come The Digital Chamber, hanno ottenuto il sostegno di ex regolatori e membri del Congresso, mentre la Casa Bianca di Trump orienta le politiche verso il settore. Tra questi gruppi figurano il Solana Policy Institute, la Blockchain Association, il Crypto Council for Innovation e l'American Innovation Project.

Banca centrale britannica fa passi avanti verso le stablecoin

Il 10 novembre, la Banca d'Inghilterra ha pubblicato un documento di consultazione per proporre un quadro normativo per le “stablecoin sistemiche denominate in sterline”. La manovra della banca centrale del Paese ha costituito un passo avanti verso il recupero del ritardo del Regno Unito rispetto agli Stati Uniti, dove il governo ha approvato a luglio una legge che regola le stablecoin di pagamento.

Il vice governatore della Banca d'Inghilterra Sarah Breeden ha segnalato prima della pubblicazione del documento che le azioni della banca centrale erano una risposta alle politiche avanzate dagli Stati Uniti in materia di stablecoin e che era “davvero importante” sincronizzare le regole.