Secondo un recente report di TokenInsight, il volume di scambi sugli exchange decentralizzati (DEX) ha raggiunto i 42,6 miliardi di dollari nel terzo trimestre del 2020, segnando un aumento del 1.132% rispetto al trimestre precedente

Tuttavia a ottobre le cifre si sono un po' allontanate dai picchi di settembre, proprio quando il prezzo di Bitcoin (BTC) ha ripreso a crescere, catturando nuovamente l'attenzione dei trader dopo il boom della DeFi dei mesi precedenti. 

Solo a luglio stati scambiati 5 miliardi di dollari, con un aumento di un terzo rispetto all'intero Q2. Per tutto il terzo trimestre la crescita è continuata con un incremento medio mensile di oltre il 140%.  

Nonostante la competizione tra un numero sempre crescente di DEX, circa il 50% delle transazioni è avvenuto su Uniswap e quasi tre quarti degli scambi sono stati effettuati nelle tre maggiori piattaforme. Comunque sia ben otto DEX hanno superato 1 miliardo di dollari di volume d’affari nel terzo trimestre, mentre nei tre mesi precedenti nessuno ci era riuscito. 

Uno dei principali fattori che il report evidenzia per spiegare questa crescita è "l’effetto ricchezza" portato dai DEX, che hanno aperto un "nuovo mercato tra quello primario e secondario". 

Secondo TokenInsight, l'utente medio ha avuto così accesso a moltissimi progetti di alta qualità prima che essi arrivassero sui mercati secondari: l'ascesa dei DEX altera il rapporto tradizionale tra i token e gli exchange centralizzati. In precedenza era pesantemente sbilanciato a favore degli exchange, che potevano richiedere ingenti pagamenti per accettare di quotare i token. 

I DEX hanno così creato un mercato alternativo, in cui i progetti possono prosperare pur non avendo una grande piattaforma centralizzata alle spalle. Tuttavia, anche tenendo in considerazione la crescita degli scambi sui DEX nel terzo trimestre, questi rappresentano ancora solo l'1,24% del totale delle transazioni dello spot market.