Il blocco 840.000, estratto il 19 aprile 2024, è stato speciale per Bitcoin (BTC). Oltre a sancire il quarto halving della blockchain più grande al mondo, ha segnato anche il lancio del protocollo Runes, attualmente il più diffuso per la creazione di token fungibili sul network.
Sebbene la creazione di token sia pratica comune su blockchain come Ethereum (ETH) o Solana (SOL), questa funzione è relativamente nuova per Bitcoin, essendo diventata popolare solo nel 2023. I token del protocollo Runes, lanciato in aprile, sono ancora più recenti.
Negli ultimi 15 anni, i media tradizionali hanno dichiarato più volte la morte del Bitcoin. Allo stesso modo, i token creati tramite Runes Protocol sono già considerati "morti" da alcuni critici.
Se si considera il volume di scambi giornalieri di questi asset e il numero di nuovi partecipanti, si potrebbe effettivamente avere l'impressione che Runes abbia già raggiunto il suo picco. Ma è davvero questo il caso?
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La prima cosa da considerare è il contesto macro. Dal lancio del protocollo Runes, Bitcoin si è mantenuto in un canale compreso tra circa 60.000 e 70.000 dollari. Durante questo periodo, il suo dominio su tutti gli altri asset del mercato crypto (le cosiddette "altcoin") è rimasto pressoché invariato, mostrando una certa cautela del mercato nell'assumere maggiori rischi.
Questo ha un impatto diretto sull'interesse per i token Runes. Pur vivendo all'interno del Bitcoin, essi rientrano nella classificazione di "altcoin," che al momento non suscitano grande interesse da parte degli investitori. Non dovremmo tuttavia concentrarci troppo sulle naturali oscillazioni del mercato, bensì analizzare come l'ecosistema Runes si sta evolvendo.
Qualità dei token Runes
Quasi tutti i token creati finora tramite Runes Protocol sono memecoin. Oltre a essere una delle principali narrazioni del 2024, le monete meme sono anche semplici da creare e da comprendere per gli utenti. Pertanto, ci si aspettava che la blockchain di Bitcoin fosse inizialmente invasa da memecoin piuttosto che da asset dalla reale utilità, poiché non c'è stato ancora il tempo di creare tali progetti.
Tra tutti i meme creati, il pezzo forte è il token DOG. Il successo di DOG è dovuto al suo lancio equo e a una narrazione forte e semplice: si tratta del "token canino" di Bitcoin. Per anni, i token a tema canino hanno dominato il mercato delle memecoin, e ora anche la blockchain di Bitcoin ne ha uno.
Attualmente DOG rappresenta circa il 40% dell'intera capitalizzazione di mercato dei token Runes (con un valore di 600 milioni di dollari) ed è detenuto da oltre 70.000 titolari on-chain. Il suo dominio evidenzia il potenziale di crescita del settore.
Il market cap di Dogecoin (DOGE), la più grande moneta meme al mondo, è circa 28 volte superiore a quello di DOG, e oltre 10 volte il valore dell'intero ecosistema Runes.
Evoluzione dell'infrastruttura
Sin da quando l'emissione di asset all'interno dell'ecosistema Bitcoin ha iniziato a diventare popolare, nel 2023, l'infrastruttura per poterli effettivamente utilizzare ha rappresentato un ostacolo significativo.
Oltre al fatto che i wallet che supportano questo tipo di asset non sono particolarmente popolari negli ecosistemi Ethereum o Solana, in Bitcoin mancano gli smart contract: questo complica notevolmente la creazione di marketplace ed exchange decentralizzati (DEX). Ciò rende molto meno conveniente la compravendita di asset basati su Bitcoin rispetto ad altre reti.
Alcuni vedono in queste restrizioni una sfida e un'opportunità. Ad esempio Magic Eden, puntando su questi asset emergenti su Bitcoin, ha ripreso vita dopo aver perso importanza rispetto a Solana. Un altro operatore che sta dedicando tante energie a questo spazio è OKX, che ha un mercato on-chain dedicato esclusivamente agli asset Runes.
Il prossimo obiettivo sarà la creazione di uno strumento comparabile a un exchange decentralizzato, come Uniswap o Jupiter. Non ci sono chiare previsioni in merito, ma si può dire che l'infrastruttura si sta sviluppando a un ritmo accelerato per un tipo di asset che non esisteva nemmeno soltanto pochi mesi fa.
Altri stanno già abbracciando l'ecosistema
Oltre agli operatori nativi e agli sviluppi on-chain, anche gli exchange centralizzati stanno gradualmente adottando gli asset di Runes. In testa a questi listing vi è ovviamente il token DOG, che è già stato quotato su Gate.io, MEX, Bybit e KuCoin.
Vale la pena sottolineare che il protocollo Runes ha pochi mesi di vita, e la quotazione dei token Runes su un exchange richiede l'aggiornamento della sua infrastruttura. Per questo motivo gli exchange più piccoli si sono mossi più rapidamente rispetto ai colossi del settore.
Detto questo, anche in un mercato apatico, l'ecosistema Runes ha registrato progressi estremamente interessanti, dimostrando di essere ancora lontano dal suo picco. La "alt season" potrebbe non arrivare mai, ma Runes gode di una forte narrativa e certamente si distinguerà in futuro.
Questo articolo ha uno scopo informativo generale e non deve essere considerato una consulenza legale o di investimento. I punti di vista, i pensieri e le opinioni qui espressi sono esclusivamente dell'autore e non riflettono o rappresentano necessariamente i punti di vista e le opinioni di Cointelegraph.