Per la prima volta dopo 11 anni, qualcuno ha spostato i propri Bitcoin.

Un indirizzo di BTC, contenente 50 monete generate nel febbraio del 2009 — circa un mese dopo il lancio della blockchain di Bitcoin — ha trasferito i propri fondi verso altri due wallet.

Fonte: Blockchair.com

Di questi 50 BTC, 40 sono stati inviati a un "change address" e sono da allora rimasti inattivi. I rimanenti 10 BTC sono stati spostati verso un "multisig address", come dimostra la cifra iniziale dell'indirizzo.

Da questo punto in avanti la catena di transazioni diventa più difficile da tracciare, dato che i BTC sono stati ulteriormente suddivisi tramite una complessa rete di output.

È stato Satoshi Nakamoto?

Prima di oggi, questo wallet conteneva una sola transazione: 50 BTC minati in data 9 febbraio 2009. Potrebbe trattarsi di Satoshi Nakamoto? Pochissime persone avevano minato BTC al tempo, e la community ipotizza che il "patrimonio" del noto creatore di Bitcoin sia suddiviso fra numerosi wallet.

Altri possibili proprietari di questi fondi potrebbero essere Martti Malmi o la famiglia di Hal Finney. La complessa catena di transazioni suggerisce che il titolare delle monete stia tentando di nascondere la destinazione finale.

È anche teoricamente possibile, ma estremamente improbabile, che un soggetto esterno sia riuscito a individuare con metodi "brute-force" la chiave private di questo wallet.