Dato che il costante flusso di nuovi NFT lanciati sul mercato sta rendendo meno "prezioso" il concetto di rarità digitale, la storia di un asset è divenuta una fonte di valore più affidabile. Di conseguenza, progetti a lungo dimenticati vengono portati alla luce da "investigatori on-chain": recentemente qualcuno di loro ha fatto centro.

Alle 7:00 UTC del 12 marzo, il collezionista di NFT "ETHoard" ha annunciato su Twitter di aver scoperto il secondo progetto di oggetti da collezione digitali ad essere stato lanciato su EthereumMoonCats.

"Sebbene non sia tanto gradevole agli occhi quanto la recente scoperta di #CryptoCats, dopo quel ritrovamento ho continuato a scavare e mi sono imbattuto in #MoonCatRescue. Anch'esso ispirato da Cryptopunks, il suo lancio precede quello di CryptoCats."

Secondo Etherscan il contratto MoonCatsRescue è vecchio di quasi quattro anni, caricato per la prima volta su Ethereum il 9 agosto 2017. Ciò significherebbe che MoonCats precede di tre mesi CryptoKitties, il progetto che per la prima volta rese popolari gli NFT.

Gli utenti si sono rapidamente adoperati per capire come interagire manualmente con i contratti tramite Etherscan, poiché la pagina web dedicata al progetto era scomparsa da tempo. Dopo 992 giorni, è stato finalmente coniato un nuovo MoonCat.

Gli utenti hanno segnalato che il costo dell'interazione con il contratto per "salvare" i gatti digitali era compreso fra i 50 e i 200 dollari (alcuni ipotizzano che i prezzi del gas siano aumentati proprio a causa della domanda del mining di MoonCat), mentre il costo per il wrap così da poterli quotare su Opensea era di oltre 200$. In poche ore, tutti i 25.600 gatti sono stati coniati.

Il prezzo minimo dei gatti digitali su Opensea è di ben 0,8 ETH: un profitto di 1.000$ per ogni NFT. L'interesse degli utenti ha generato un volume di ben 715 ETH, rendendo improvvisamente MoonCats uno dei progetti più popolari del settore.

Qualcuno ha descritto questa bizzarra serie di eventi "archeologia digitale", in cui cacciatori di tesori ritrovano una storia perduta da tempo:

"Si è trattato del primo scavo archeologico digitale. Il contesto è tutt'altro che banale."

Elmo, collezionista di MoonCat, ha commentato:

"A mio parere, ciò a cui abbiamo assistito ieri è stato l'equivalente digitale della scoperta di manufatti storici. Anche se in questo momento potrebbe sembrare un'affermazione esagerata, penso che la storia riconsidererà queste opere d'arte apparentemente rudimentali: sono i primi passi che hanno aperto la strada alla crescita delle arti digitali."

Elmo ha anche sottolineato che il progetto rappresenta un raro esempio di "lancio veramente equo", in quanto il contratto è rimasto aperto al pubblico per anni prima che la comunità lo scoprisse.

MoonCats non è l'unico reperto digitale scoperto di recente: in questi giorni molti altri progetti considerati sottovalutati sono stati "resuscitati" dalla community. A marzo, dopo mesi di stagnazione, il collezionista e sviluppatore Nate Hart ha ricevuto un'offerta improvvisa nel suo progetto Chainfaces, uno dei primi NFT ad avere tutti i metadati rilevanti on-chain.

Chissà quanti altri interessanti contratti su Ethereum, ormai persi da tempo, aspettano soltanto di essere scoperti!