Gli afflussi verso i prodotti di investimento in crypto sono diventati nuovamente positivi la scorsa settimana: è stato infatti registrato un afflusso netto di 862 milioni di dollari, rispetto al deflusso netto di 931 milioni nel corso della settimana precedente.
Tuttavia, i flussi verso gli ETF spot su Bitcoin stanno rallentando. Il volume giornaliero di scambi degli ETF spot statunitensi è sceso a 5,4 miliardi di dollari, il 36% in meno rispetto al picco di 9,5 miliardi registrato nella prima settimana di marzo.
Bitcoin (BTC) è l'asset più popolare, con 863 milioni di dollari di afflussi netti. In particolare, gli ETF spot su BTC hanno hanno registrato 1,8 miliardi di dollari di afflussi a fronta di 965 milioni di dollari di deflussi del Grayscale Bitcoin Trust (GBTC). L'ETF di Grayscale continua a registrare massicci deflussi a quasi tre mesi dall'approvazione del prodotto in data 11 gennaio.
I continui deflussi dal GBTC hanno esercitato una notevole pressione di vendita sul prezzo di BTC nelle ultime tre settimane.

Gli esperti di mercato prevedono che, col tempo, i deflussi dal GBTC si esauriranno e questo porterà a una domanda senza precedente per gli ETF su Bitcoin.
Tuttavia, ad oggi i deflussi dal fondo di Grayscale sono tutt'altro che terminati. Questa costante pressione di vendita sta chiaramente influenzando anche il prezzo di BTC, dato che l'asset è sceso di 4.000$ nelle ultime 24 ore. Molti analisti di mercato l'hanno definita una correzione di routine prima dell'halving previsto per il 20 aprile.

La correzione del prezzo di BTC ha visto quasi 500 milioni di dollari di liquidazioni, mentre nel mercato delle opzioni è aumentato il numero di put, suggerendo un sentiment ribassista fra i trader.
Ether (ETH) ha registrato la quarta settimana consecutiva di deflussi, con 19 milioni di dollari in uscita la scorsa settimana. Nello stesso periodo mercato delle altcoin ha registrato un afflusso netto di 18,3 milioni di dollari: Solana (SOL) in testa con 6,1 milioni di dollari di afflussi.
La scorsa settimana gli Stati Uniti hanno registrato i maggiori deflussi, pari a 897 milioni di dollari. Europa e Canada hanno complessivamente registrato 49 milioni di dollari di deflussi.