Poco prima che entrasse in vigore la controversa legge che riconosce BTC come moneta a corso legale, Javier Argueta, consulente legale della Camera presidenziale del Salvador, ha chiarito gli obblighi delle imprese durante un'intervista con i media locali.

Argueta ha dichiarato che le aziende sono obbligate ad accettare Bitcoin dai clienti, ma che hanno la possibilità di scegliere se ricevere BTC o dollari USA una volta conclusa la transazione.

Argueta ha sottolineato che è obbligatorio per le aziende "possedere un wallet elettronico" per ricevere Bitcoin, tuttavia i commercianti possono decidere se mantenere il pagamento in BTC o convertirlo automaticamente in USD:

"Se acquisto 1.000 magliette dal costo di 200$ e invio Bitcoin al tuo wallet, nella transazione hai la possibilità di ricevere Bitcoin o dollari, ecco perché è facoltativo."

Il funzionario ha aggiunto che le aziende che rifiutano di accettare BTC opereranno in violazione delle normative:

"Secondo Javier Argueta, consulente legale di Capres, tutti gli imprenditori che non utilizzano il wallet Chivo e si rifiutano di effettuare la transazione con #Bitcoin dovranno affrontare normative come la Legge sulla tutela dei consumatori. Seguiranno procedure di deferimento."

Chivo, il wallet governativo, consente agli utenti di elaborare i trasferimenti sia in BTC che in dollari USA. Il wallet è gestito in collaborazione con l'exchange di criptovalute messicano Bitso, che afferma di collaborare con la banca californiana Silvergate, che facilita le transazioni denominate in USD.

L'app consente inoltre ai commercianti di convertire automaticamente i Bitcoin ricevuti in dollari.

Correlato: McDonald's ora accetta Bitcoin... ma solo a El Salvador

Il chiarimento segue la disapprovazione delle aziende locali circa il linguaggio contenuto nella legge sul Bitcoin, secondo cui "devono" accettare Bitcoin come mezzo di pagamento. Alcuni rappresentanti del settore privato spingono per una riformulazione della legislazione.