Ether (ETH) torna protagonista sui mercati crypto: la seconda criptovaluta per capitalizzazione ha superato i 4.900$, siglando un nuovo massimo storico dopo oltre quattro anni. Il traguardo è stato raggiunto lo scorso venerdì, con un rally che ha riportato ETH oltre i livelli toccati nel 2021.

Nei giorni successivi non sono mancate prese di profitto e fisiologici ritracciamenti, ma la narrativa di fondo resta solida: l’aggiornamento Pectra della scorsa primavera, il boom degli ETF spot e un contesto macro più favorevole hanno creato terreno fertile per la crescita del prezzo.

In particolare, i fondi quotati hanno registrato afflussi record, con quasi 13 miliardi di dollari di capitali netti confluiti da inizio anno. A rafforzare l’ottimismo, anche le dichiarazioni del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, a Jackson Hole: i mercati scommettono ora su un possibile taglio dei tassi già a metà settembre.

Ethereum: tra maturità tecnologica e adozione di massa

“Il rinnovato interesse per Ether è sotto gli occhi di tutti: il mercato sta premiando la maturazione tecnologica di Ethereum e l’affidabilità crescente delle sue applicazioni”, commenta Michele Mandelli, Managing Partner di CheckSig.

Per l’esperto, il successo degli ETF spot ha contribuito a consolidare il ruolo di ETH come secondo crypto-asset globale, accanto a Bitcoin (BTC).

Bitcoin resta il riferimento del mercato

Mandelli sottolinea però come i cicli di mercato delle criptovalute mantengano una dinamica ricorrente: prima è Bitcoin a guidare la crescita, poi segue Ether e infine le altcoin più piccole.

“Gli analisti parlano spesso di BTC-led cycle, quando Bitcoin guida l’intero comparto, e di market rotation per descrivere la progressiva diffusione dei capitali verso ETH e le altcoin”, spiega Mandelli.

“Quando le altcoin mostrano guadagni significativi, si parla invece di altcoin season, fase che segnala un maggiore appetito per i progetti emergenti”.

Nonostante l’accelerazione di Ether, Bitcoin resta il punto fermo del settore. A tal proposito, Mandelli conclude:

“Bitcoin continua a essere l’asset di riferimento per capitalizzazione e riserva di valore. Ether corre veloce, ma il primato di Bitcoin rimane saldo: la sua scarsità digitale è ancora il fondamento dell’intero ecosistema”.

Il nuovo massimo storico di Ether rappresenta dunque un passaggio cruciale per l’intero settore: da un lato conferma la crescente rilevanza di Ethereum nell’economia digitale, dall’altro ribadisce come Bitcoin resti il barometro principale da cui dipendono i cicli del mercato. Con l’autunno alle porte e l’attenzione rivolta sia alla politica monetaria statunitense sia all’evoluzione degli ETF, il comparto crypto si prepara a una fase che potrebbe definire i prossimi equilibri tra i due maggiori asset digitali.