Il post sui social di un ricercatore di Ethereum ha acceso le speculazioni su una possibile soluzione per accrescere ulteriormente la scalabilità della blockchain. Secondo Joe Lubin, CEO di Consensys, questa soluzione potrebbe comportare la reintroduzione del concetto di "sharding" del Layer-1.
L'11 novembre, il ricercatore di Ethereum Justin Drake ha scritto su X che avrebbe presto annunciato un'iniziativa "ambiziosa" per Ethereum. Drake ha dichiarato di voler riprogettare "da zero" il Consensus Layer di Ethereum: alcuni hanno interpretato il suo post come un primo passo verso la risoluzione dei problemi di scalabilità.
Fonte: Justin Drake
Il ricercatore ha dichiarato che il suo obiettivo era quello di suggerire una strategia per la realizzazione di una roadmap della Beacon Chain. La proposta completa dovrebbe essere presentata oggi al Devcon di Bangkok, in Thailandia.
Reintrodurre l'idea di sharding in Ethereum
In un'intervista rilasciata a Cointelegraph, Lubin ha suggerito che le idee di Drake potrebbero reintrodurre il concetto di sharding. Il CEO ha spiegato che ciò potrebbe comportare lo sviluppo di una "zero-knowledge Ethereum Virtual Machine" (zkEVM) sul Layer-1, che consentirebbe la creazione di più execution shards identici.
Lubin ha affermato che, sebbene l'idea di sharding sia stata abbandonata qualche anno fa in quanto considerata troppo complessa da implementare, potrebbe tornare presto in auge: "Questo modo di usare il Layer-1 non era possibile qualche anno fa, quando abbiamo scartato l'idea dell'execution sharding." Lubin ha aggiunto che il team di Ethereum ha imparato molto dallo sviluppo di approcci zero-knowledge e optimistic: le lezioni apprese potrebbero essere applicate al Layer-1 di Ethereum per "rendere tutto migliore."
Questo, a suo parere, potrebbe migliorare significativamente la scalabilità della blockchain: "Si tratta di ridurre una quantità enorme di calcoli a diversi livelli, e di concentrare molti calcoli in una singola transazione. Se lo si fa ogni due secondi o meno, si ottengono parecchie transazioni al secondo."
Lubin prevede milioni di transazioni al secondo, ma avverte che per raggiungere tali risultati potrebbero essere necessari anni.
La community specula su ETH 3.0
In seguito al post di Drake, nella crypto-community sono iniziate a circolare voci su un potenziale aggiornamento "3.0" di Ethereum. Su X, Doug Colkitt di Ambient Finance ha scritto che ETH 3.0 potrebbe essere "un secondo Merge che porterà a un nuovo consenso, che punta a block times di un secondo, SSF e una zkEVM nativa."
Fonte: Doug Colkitt
Colkitt ha dichiarato che, se le voci si riveleranno veritiere, avere una zkEVM nativa sarebbe un aggiornamento "enorme" per Ethereum:
"Il gas limit potrebbe essere eliminato completamente. I costruttori potranno creare blocchi di dimensioni arbitrarie, poiché i nodi devono solo verificare lo snark. L'unico limite di scalabilità che rimarrebbe sarebbe la larghezza di banda."
Colkitt ha espresso ottimismo sul fatto che una zkEVM nativa possa accrescere notevolmente la scalabilità di Ethereum, eliminando del tutto la necessità dei rollup per i Layer-2.
Ma non tutti i membri della community sono d'accordo con le speculazioni su ETH 3.0. Un utente ha affermato che il rumor condiviso da Doug è "una stronzata al 100%", sottolineando che aggiornamenti così significativi sarebbero stati annunciati con mesi di anticipo. Se un simile aggiornamento fosse imminente, le Ethereum Improvement Proposals sarebbero già state presentate da tempo.