Il Consiglio dell’Unione Europea ha approvato il progetto della Banca Centrale Europea (BCE) per l’euro digitale, che include funzionalità sia online che offline.
Venerdì, il Consiglio ha dichiarato di aver concordato con la BCE il lancio simultaneo delle varianti online e offline della central bank digital currency, discostandosi dalle precedenti proposte che si concentravano esclusivamente sulla versione offline, maggiormente orientata alla tutela della privacy.
L’euro digitale sarà emesso dalla BCE e potrà essere utilizzato in qualsiasi momento, anche in assenza di una connessione a Internet.
Giovedì, la presidente della BCE Christine Lagarde aveva affermato che il progetto dell’euro digitale è pronto e che il suo futuro dipende ora dai legislatori dell’Unione Europea.
“Spetta ora al Consiglio europeo e, successivamente, al Parlamento europeo valutare se la proposta della Commissione sia soddisfacente e come possa essere trasformata in un atto legislativo o modificata”.

I limiti dell'euro digitale offline
I documenti rivelano che una valuta simile al contante impedisce agli osservatori di collegare più attività allo stesso utente. Il progetto dell’euro digitale offline fa un ulteriore passo avanti, prevedendo che i dati delle transazioni non lascino mai i partecipanti diretti.
Il sistema è progettato per consentire ai dispositivi autorizzati di trasferire token di euro digitale firmati dalla banca centrale durante transazioni in presenza.
I pagamenti dovrebbero essere elaborati tramite la tecnologia near-field communication (NFC), che richiede che i dispositivi si trovino in stretta prossimità l’uno dell’altro.
Alcuni commentatori hanno osservato che il requisito della prossimità sarebbe difficile da far rispettare. Un relay attack, in cui un aggressore colloca dispositivi proxy vicino ai dispositivi di invio e ricezione per instradare il segnale NFC attraverso Internet, sarebbe difficile da prevenire, rendendo complesso limitare alcuni utilizzi online non basati sulla prossimità da parte di utenti avanzati.
Un parere tecnico del Comitato europeo per la protezione dei dati ammette che “le contromisure disponibili sono molto limitate”. Il documento conclude che “non considereremo la prossimità fisica come una caratteristica del contante che possa essere applicata in modo affidabile in una valuta digitale”.
Privato, ma non come il contante
L’euro digitale offline e le chiavi private utilizzate per gestirlo sarebbero conservati negli elementi di sicurezza di dispositivi certificati, come dispositivi mobile e smart card.
I wallet autorizzati dovranno essere registrati presso i fornitori di servizi di pagamento utilizzando il loro identificativo univoco, collegandoli a un’identità ai fini dell’antiriciclaggio.
Karel Lannoo, CEO del think tank Center for European Policy Studies, ha dichiarato a Cointelegraph che, oltre all’integrazione con i sistemi di pagamento privati e alla scelta del sistema di pagamento stesso, la privacy rappresenta la questione più rilevante per l’euro digitale.
“Le azioni di Trump sono state di grande aiuto per accelerarne l’attuazione. Mi aspetto quindi il rispetto della tempistica della BCE, l’interazione con i commercianti e un’ampia diffusione. Ma la comunicazione sarà estremamente importante”, ha affermato, aggiungendo:
Ricordate, probabilmente mancano ancora [due] anni all'inizio e la sensibilizzazione degli europei non è ancora iniziata. Ricordate quanto presto abbiamo iniziato con le campagne sull'euro nel 1997!

