Michael Burry, il noto investitore che aveva previsto la bolla immobiliare del 2008, nel corso del secondo trimestre ha venduto quasi tutte le azioni nel suo portfolio, suggerendo che anticipa momenti difficili in arrivo per il mercato azionario e crypto.

Secondo un documento 13F depositato questa settimana presso la Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti, il fondo Scion Asset Management di Burry avrebbe venduto azioni Apple, Meta e Bristol-Myers Squibb per un valore complessivo di 292 milioni di dollari. Attualmente possiede soltanto una posizione minore in una compagnia carceraria privata:

"Michael Burry vende tutto, ma acquista una posizione significativa in una società carceraria privata dopo aver visto l'IRS assumere 87.000 nuovi agenti."

Poiché Bitcoin e criptovalute hanno una forte correlazione con il mercato azionario, soprattutto in relazione a eventi macroeconomici come l'aumento dei tassi di interesse della Federal Reserve e il conflitto tra Russia e Ucraina, le prospettive ribassiste di Burry potrebbero rappresentare un avvertimento anche per i crypto-investitori.

Mati Greenspan, fondatore e CEO di Quantum Economics, non sembra tuttavia spaventato dalla decisione di Burry, nonostante la sua comprovata esperienza nel prevedere scenari ribassisti. Greenspan ha affermato che è quasi impossibile prevedere con precisione le tempistiche e le entità dei crash di mercato, e che c'è sempre un qualche evento o parametro ribassista all'orizzonte:

"Prevedere un crollo azionario è come prevedere un terremoto. Sai che ne avviene uno ogni tanto, ma non puoi mai dire con precisione quando accadrà o quanto sarà grave."

Ha anche sottolineato che gli investitori non dovrebbero spaventarsi per ogni notizia FUD che circola in rete: "gli investimenti sono operazioni a lungo termine, difficilmente funzionano per chi vede ombre ovunque."

L'analista Garret Duyck di Seeking Alpha ha tuttavia condiviso una previsione diversa rispetto a quella di Greenspan, sostenendo che i timori di Burry hanno un fondamento:

"Quando Michael Burry è ribassista, è buona cosa prestare attenzione. E attualmente è estremamente ribassista. Liquidando le posizioni nel suo portfolio, dimostra che il suo pessimismo è reale. [...]

I dati macro sembrano supportare la sua ipotesi, vedo debolezza dappertutto. Il consumatore è in difficoltà, mentre le condizioni abitative e commerciali prevedono una debolezza del lavoro. Le stime sugli utili sono troppo generose, e gli utili negativi avranno un impatto sostanziale sulle valutazioni azionarie che sono già tese."

Questo mese Burry ha avvertito gli investitori che, nonostante il recente rally di criptovalute e azioni, "l'inverno sta arrivando". Ha a tal proposito indicato i tassi di credito al consumo negli Stati Uniti in aumento di 40 miliardi di dollari al mese, rispetto alla media storica di 28 miliardi al mese.

Le previsioni di Burry

Sebbene le previsioni di Burry non abbiano sempre colto nel segno dopo la crisi finanziaria del 2008, gran parte dei suoi pronostici sulle criptovalute si sono realizzati.

Ad esempio, nel marzo 2021 Burry aveva definito Bitcoin "bolla speculativa che presenta più rischi che opportunità," prevedendo un crash imminente. Due mesi più tardi, il prezzo di BTC è collassato da 59.000$ a circa 34.000$.

A giugno 2021, ha affermato che i mercati azionari e crypto si trovavano nella "più grande bolla speculativa di tutti i tempi." A novembre dello stesso anno, BTC ha raggiunto l'attuale massimo storico di 69.000$... per poi tornare a quota 19.000$ nel giro di pochi mesi.