In Australia, al proliferare di certificati di vaccinazione contro il coronavirus contraffatti, gli esperti locali richiedono l'integrazione a livello nazionale di un passaporto per i vaccini basato su blockchain, per garantire l'efficacia del sistema di "certificazione Covid" del paese.

Un rapporto sul The Australian cita alcuni truffatori che avrebbero venduto più di 200 certificati falsi per circa 120$ ciascuno, con altri 900 potenziali interessati in lista. I truffatori promuovono il loro prodotto sostenendo che sia il solo modo per "essere gli unici a conoscenza che non sei stato vaccinato", addirittura affermando di essere in grado di inserire dati falsi nel registro delle vaccinazioni australiano.

Questi truffatori non certamente i soli: sono in molti a proporre certificati Covid fraudolenti affermando di collaborare con medici in Australia, Europa, Stati Uniti e parti dell'Asia per fornire documenti di vaccinazione falsi a livello internazionale.

Altri venditori affermano di offrire soluzioni più convenienti per aggirare le linee guida sanitarie, pretendendo di vendere record di vaccinazione falsificati per 12,99$ ciascuno, direttamente dall'App Store di Apple.

Secondo Robert Potter della società di sicurezza informatica Internet 2.0, l'Australia deve sfruttare la tecnologia blockchain per garantire che il suo sistema di certificati Covid non sia compromesso. Ha esortato sia le autorità australiane che quelle internazionali ad adottare una "firma non riproducibile" basata su blockchain:

"Possiamo trovare un sistema infallibile che solo noi possiamo usare, ma in realtà abbiamo bisogno di un sistema globale che tutti possano usare", ha affermato. "Sarebbe l'equivalente crittografico di un ologramma."

In alcuni paesi, la blockchain è già utilizzata per verificare lo stato vaccinale contro il Covid, con iniziative che stanno attualmente esplorando tale tecnologia negli Stati Uniti, in Cina, in Corea del Sud e in Colombia. Il conglomerato tecnologico globale, IBM, ha già sviluppato un sistema basato su blockchain integrato con Amadeus, un sistema di prenotazione aerea utilizzato da oltre 450 vettori in tutto il mondo.

La vicepresidente di Blockchain Australia, Karen Cohen, ritiene che un certificato Covid basato su blockchain potrebbe aprire la strada alla condivisione sicura dei dati sanitari in tutto il mondo, affermando: "Questo sarebbe un test davvero meraviglioso come modo sicuro a livello globale di condividere i dati sanitari."

Tuttavia, non tutti concordano sul fatto che in Australia sia necessario un sistema di vaccinazione basato su blockchain, come il direttore generale di Services Australia Hank Jongen, il quale afferma che l'applicazione del certificato Covid esistente fornita dalla sua organizzazione contenga "funzioni antifrode avanzate".

"Qualsiasi creazione fraudolenta di un certificato digitale COVID-19 non significa che i nostri sistemi o dati personali siano stati compromessi", ha affermato Jongen. "In caso di discrepanze […] Services Australia contatterà il fornitore per garantire l'accuratezza di queste informazioni e, se necessario, correggere i dati".