Digital Asset Investment Management, o DAiM, un asset manager statunitense, ha lanciato i primi piani di pensionamento 401(k) employer-sponsored che supportano Bitcoin (BTC).

Secondo un annuncio del 19 novembre, DAiM ricoprirà il ruolo di consulente e fiduciario per aiutare le compagnie a “creare un piano 401(k) che offre diversi portfolio modello consigliati, con vari rischi su asset tradizionali e un’allocazione fino al 10% in Bitcoin.

I BTC saranno conservati in cold storage da Gemini Trust, consentendo a DAiM di trasferire Bitcoin ai dipendenti che lasciano le compagnie partecipanti.

I piani pensionistici crypto-friendly di DAiM sono conformi con l’Employee Retirement Income Security Act del 1974, e potranno essere offerti dai datori di lavoro a partire dal 2021.

I cittadini statunitensi potevano già includere crypto asset nei propri conti pensionistici individuali, rollover 401K e conti di brokeraggio da quando l’Internal Revenue Service ha iniziato a tassare Bitcoin nel 2018. Tuttavia, Adam Pokornicky, chief operating officer di DAiM, ha spiegato a Cointelegraph che “era impossibile offrire Bitcoin all’interno di piani aziendali”:

“La differenza è che puoi prendere un vecchio piano 401K è convertirlo in un IRA quando lasci un lavoro o una compagnia per investire in Bitcoin, ma finora non era possibile investire in Bitcoin lavorando in una compagnia senza incorrere in sanzioni o essere costretto a licenziarti.”

Pokornicky ha sottolineato che i settori della gestione patrimoniale tradizionali sono stati “lenti a familiarizzare con Bitcoin,” aggiungendo:

“Ci sono pochissimi consulenti d’investimento che offrono un accesso autorizzato e regolamentato a Bitcoin direttamente in conti di brokeraggio e pensionistici.”

A suo avviso, la riluttanza del settore è dovuta alla pesante burocrazia normativa” legata alla conformità crypto, evidenziando come ci sia voluto “quasi un anno di lento sviluppo” prima che DAiM venisse approvato per offrire i suoi servizi sponsorizzati dal datore di lavoro:

“Come consulente, non puoi semplicemente iniziare a gestire e consigliare Bitcoin perché ne hai voglia. C’è un’enorme mole di lavoro e conformità di cui occuparsi per sviluppare quadri operativi, infrastruttura e partnership strategiche coesi per essere conforme in ogni stato in cui operi.”

Inoltre, Pokornicky ha segnalato una domanda “in forte espansione” per investimenti pensionistici in Bitcoin, aggiungendo: “Abbiamo visto la maggiore domanda da individui tra i 28 e i 45 anni.