La tecnologia che un tempo era confinata ai documenti accademici oggi viene menzionata nei rapporti del governo statunitense e costituisce la base dei sistemi di liquidazione delle banche globali. Le zero-knowledge proof (ZK-proof), metodologie crittografiche che consentono di verificare dati senza rivelarli, stanno silenziosamente imponendosi come standard di riferimento per la sicurezza delle blockchain.
Nell'ultimo podcast Clear Crypto, il co-fondatore di StarkWare Eli Ben-Sasson ha illustrato ai conduttori Nathan Jeffay e Gareth Jenkinson i motivi per cui questa matematica un tempo di nicchia rappresenta “al 100%... la soluzione definitiva per la scalabilità del mondo finanziario”.
Verifica trasparente
Tale convinzione deriva dal fatto che le zero-knowledge proof si stanno trasformando da curiosità crittografica a elemento fondamentale per l'adozione mainstream della blockchain.
A luglio, il rapporto sulle crypto della Casa Bianca le ha identificate come uno strumento per “proteggere la privacy degli utenti consentendo al contempo i controlli di conformità”. La nuova blockchain privata di JPMorgan, Nexus, utilizza già questa tecnologia per il settlement tokenizzato di contanti e la messaggistica interbancaria.
Ben-Sasson ne spiega chiaramente i vantaggi:
“È crittograficamente impossibile persuadere qualcuno che hai fatto la cosa giusta se in realtà non l'hai fatta.”
Nell'ambito della blockchain, ciò significa che è possibile verificare tutte le transazioni effettuate in un giorno intero controllandone solo una, con una conseguente riduzione dei costi e un aumento della velocità senza compromettere la fiducia. “La blockchain non ha bisogno di controllare ogni singola transazione su un milione... verifica l'integrità completa delle transazioni effettuate in un giorno”, afferma.
“Verificare l'integrità di un'intera blockchain in pochi secondi o meno è incredibilmente importante”, sottolinea Jenkinson, indicando un potenziale che va ben oltre i sistemi nativi crypto, come le applicazioni nella revisione contabile, nella tenuta dei registri pubblici e persino nei controlli di identità sicuri alle frontiere.
Accelera l'adozione
La curva di adozione è inoltre accelerata dalla decisione di StarkWare di non brevettare la propria implementazione. A tal proposito, Ben-Sasson ha dichiarato:
“La matematica non dovrebbe essere confinata dietro le mura... La matematica dovrebbe essere utilizzata da noi, dai nostri amici, dai nostri concorrenti, dal mondo intero.”
L'approccio aperto di Starkware ha permesso ad altri progetti, compresi quelli dei suoi concorrenti, di sviluppare ulteriormente la tecnologia, diffondendola più rapidamente di quanto sarebbe stato possibile con un modello chiuso.
Grazie al riconoscimento politico, all'integrazione istituzionale e alla disponibilità open source, le ZK-proof non sono più un aggiornamento puramente teorico per la blockchain. Stanno infatti emergendo come uno standard industriale e, se la visione di Ben-Sasson si realizzerà, costituiranno la base su cui gli individui potranno possedere e dimostrare il proprio patrimonio nell'economia digitale.
Per ascoltare la discussione completa su The Clear Crypto Podcast, è possibile accedere all'episodio completo sulla pagina Podcast di Cointelegraph, su Apple Podcasts o Spotify.