Il crollo della del crypto exchange FTX continua ad avere effetti a catena in tutto il settore, con diverse società che dichiarano di detenere quantità significative di capitale bloccato su FTX.

Tra l'11 e il 14 novembre, tre crypto società hanno riportato ingenti perdite, con una di esse obbligata a licenziare i dipendenti per far fronte alla crisi.

L'11 novembre, il crypto hedge fund Galois Capital ha annunciato di avere "fondi significativi" bloccati su FTX, mentre il giorno seguente il Financial Times ha riportato 50 milioni di dollari in asset di Galois bloccati sulla piattaforma.

Altre società del settore hanno riferito di detenere dei fondi bloccati sull'exchange ormai fallito.

Il 14 novembre New Huo Technology, proprietaria della piattaforma di criptovalute Hbit Limited con sede a Hong Kong, ha riferito di non essere riuscita a ritirare 18,1 milioni di dollari di criptovalute prima che FTX sospendesse i prelievi.

13,2 milioni di dollari della perdita sono composti da asset digitali di proprietà degli utenti di Hbit. La società ha dichiarato che avrebbe continuato a prendere provvedimenti per "ritirare le criptovalute il prima possibile", ma ha ammesso che, a causa del fallimento di FTX, le criptovalute "potrebbero non essere in grado di essere prelevate".

Secondo l'annuncio, Li Lin, l'azionista di controllo della società e fondatore del crypto exchange Huobi, ha accettato di prestare fino a 14 milioni di dollari alla società per utilizzarli nell'elaborazione dei prelievi. Tuttavia, la società non sa ancora quale sarà l'impatto finanziario del fallimento di FTX se non sarà mai in grado di ritirare i fondi.

Anche Nestcoin, startup nigeriana Web3, ha affermatodi non essere riuscita a prelevare i fondi da FTX: il 14 novembre Yele Bademosi, amministratore delegato della società, ha pubblicato su Twitter una lettera precedentemente condivisa con gli investitori.

La lettera riporta la motivazione che ha spinto la società a licenziare i lavoratori: "I nostri asset (cash e stablecoin) necessari a gestire le nostre spese operative erano detenuti su FTX".

Oggi abbiamo condiviso con i nostri investitori un aggiornamento sull'incidente FTX e sul suo impatto su @Nestcoin.

Il 13 novembre la piattaforma di aggregazione di dati crypto CoinGecko ha avvertito che i licenziamenti nel settore delle criptovalute potrebbero aumentare nei prossimi mesi, quando il "reale impatto" dell'improvviso crollo di FTX avrà effetto.

L'11 novembre FTX, che conta circa 130 società del FTX Group, tra cui l'entità statunitense FTX.US e la consociata Alameda Research, hanno dichiarato istanza di fallimento negli Stati Uniti a seguito della crisi di liquidità subita dalla piattaforma.

Il 10 novembre la filiale con sede alle Bahamas, FTX Digital Markets, ha subito il congelamento degli asset da parte dell'autorità locale di regolamentazione dei titoli e la nomina di liquidatori per salvaguardare i suoi fondi durante la procedura di fallimento.