In preparazione al pagamento degli obblighi ai creditori coinvolti nel crollo del 2022, l'exchange in bancarotta FTX ha avvisato il pubblico in merito al suo unico gestore di investimenti autorizzato.
In un post su X pubblicato il 1° marzo, FTX ha dichiarato che la vendita di asset digitali da parte dei debitori, ordinata dal tribunale fallimentare, è gestita esclusivamente da Galaxy Asset Management, il gestore degli investimenti autorizzato. "Diverse terze parti non autorizzate stanno tentando di sollecitare offerte da parte di acquirenti per conto dei Debitori FTX", ha dichiarato l'exchange.

Dichiarazione di FTX condivisa su X. Fonte: FTX/X

Inoltre, FTX ha illustrato che se i debitori di FTX dovessero cedere gli asset digitali bloccati, resterebbero in vigore i termini e le condizioni che regolano il programma di sblocco delle partecipazioni. Negli ultimi mesi l'exchange in bancarotta ha operato attivamente per la ristrutturazione e il rimborso dei creditori. La piattaforma ha recuperato asset per un totale di 7 miliardi di dollari, destinati a rimborsare gli ex clienti.
In un'udienza del 22 febbraio, FTX ha ottenuto dal Tribunale fallimentare degli Stati Uniti per il Distretto del Delaware l'approvazione a cedere la sua partecipazione di oltre 1 miliardo di dollari in Anthropic, società di intelligenza artificiale (AI).
Ciò è avvenuto a seguito della presentazione di un'istanza da parte di FTX per la vendita della sua quota del 7,84% di Anthropic. FTX ha investito per la prima volta circa 530 milioni di dollari nella startup di intelligenza artificiale ad aprile 2022, mesi prima che questa collassasse e presentasse istanza di fallimento ai sensi del Chapter 11 a novembre dello stesso anno.
A dicembre 2023, i debitori di FTX hanno proposto ai creditori di ricevere un rimborso basato sui prezzi degli asset crypto al momento del fallimento.
I creditori di FTX, a loro volta, hanno proposto rimborsi "in kind" per le criptovalute possedute. Tuttavia, il giudice John Dorsey si è schierato dalla parte dei debitori, affermando in una sentenza del 31 gennaio che la legge risulta "molto chiara" in materia.
Una giuria ha giudicato l'ex CEO di FTX, Sam Bankman-Fried, colpevole di sette capi d'accusa nel processo penale del 3 novembre 2023, tra cui frode telematica, associazione a delinquere per frode telematica, su titoli, su commodity e per riciclaggio di denaro. La sentenza è prevista per il 28 marzo, ed è prevista una pena massima di 110 anni di carcere.

Traduzione a cura di Walter Rizzo