FTX Recovery Trust, l'ente che supervisiona la distribuzione dei fondi provenienti dal crypto exchange fallito, ha annunciato una terza tranche di distribuzioni ai creditori, per un valore di circa 1,6 miliardi di dollari.
Secondo l'annuncio di venerdì, la distribuzione è prevista per il 30 settembre e i creditori dovrebbero ricevere i fondi sui propri conti entro tre giorni lavorativi dalla data di pagamento.
La terza distribuzione include un pagamento del 6% per i crediti dei clienti Dotcom, una distribuzione del 40% per i crediti dei clienti USA e una distribuzione del 24% per i crediti non garantiti generali e i crediti relativi a prestiti di asset digitali. I crediti di convenienza riceveranno un rimborso del 120% come parte del pagamento di settembre.
Il Recovery Trust di FTX ha iniziato a rimborsare i creditori a febbraio con un pagamento da 1,2 miliardi di dollari, seguito da una distribuzione da 5 miliardi di dollari a maggio. Il trust dispone di un patrimonio totale di 16,5 miliardi di dollari destinato ai creditori e agli ex clienti.
Il crollo dell'exchange FTX nel 2022 ha sconvolto il mondo crypto e ha aggravato il mercato ribassista iniziato all'inizio di quell'anno. I trader e gli investitori continuano a monitorare i rimborsi del Recovery Trust di FTX per valutare i possibili impatti sul mercato crypto.
L'ex CEO di FTX Sam Bankman-Fried ricorrerà in appello contro la sua condanna
Nel novembre 2023, Sam “SBF” Bankman-Fried, fondatore ed ex CEO di FTX, è stato riconosciuto colpevole di sette capi d'accusa, tra cui frode telematica, cospirazione per frode telematica, frode finanziaria, cospirazione per frode sulle commodity e cospirazione per riciclaggio di denaro.
Bankman-Fried è stato condannato a 25 anni di carcere nel marzo 2024. Il giudice Lewis Kaplan, che ha presieduto il processo e condannato Bankman-Fried, ha definito il crollo dell'exchange e il ruolo di SBF nell'implosione come un reato “grave” che giustificava decenni di reclusione.
Gli avvocati di Bankman-Fried sono pronti a presentare ricorso contro la sua condanna, sostenendo che non ha ricevuto un processo equo perché è stato ritenuto colpevole sin dall'inizio.
Gli avvocati hanno anche sostenuto che FTX non è mai stata insolvente e ha sempre avuto i fondi necessari per adempiere ai propri obblighi e rimborsare clienti e creditori.