Secondo quanto riportato dalla CNBC, l'analista di Wall Street Tom Lee ha quasi dimezzato la sua previsione relativa al prezzo di fine anno del Bitcoin (BTC), facendola passare da 25.000$ a 15.000$.
Secondo Lee, cofondatore della società di consulenza Fundstrat Global Advisors, il fattore chiave alla base della sua nuova previsione è la soglia di breakeven della moneta, ovvero il punto in cui il prezzo del Bitcoin corrisponde ai costi di mining. Secondo i dati di Fundstrat, tale soglia si aggirerebbe sui 7.000$.
Attualmente, il Bitcoin si trova ben al di sotto di questo valore: al momento della stesura di questo articolo, 1 BTC vale circa 5.593$. Tuttavia, in una nota ai clienti di questo venerdì, Lee ha dichiarato che il BTC "non è mai rimasto per molto tempo al di sotto della soglia di breakeven".
Pur affermando di credere fortemente ad una ripresa, Lee riconosce che con il calo al di sotto di "quell'importante soglia psicologica dei 6.000$" sia arrivata "una nuova ondata di pessimismo". Ha inoltre aggiunto:
"Ma crediamo che il cambiamento negativo del sentiment sia molto peggio delle implicazioni fondamentali".
Come causa del repentino crollo dei mercati, Lee indica "eventi strettamente legati al mondo delle criptovalute". In particolare, molti esperti sono d'accordo con Lee sul fatto che il recente hard fork di Bitcoin Cash, che ha di fatto diviso la community in due grosse fazioni, abbia contribuito a diffondere incertezza nei mercati.
Il calo degli ultimi giorni è stato il primo movimento significativo dei prezzi tra le monete principali, soprattutto nel caso del Bitcoin. All'inizio di novembre, Lee stesso si era dichiarato "piacevolmente sorpreso" dalla stabilità della criptovaluta più famosa al mondo. Al tempo, credeva anche che l'asset avesse trovato "il suo bottom a 6.000$".