Gary Gensler, il capo della Securities and Exchange Commission degli Stati Uniti, ha confermato che la sua agenzia non ha l'autorità o l'intenzione di vietare le criptovalute. Rispondendo alle domande durante un incontro del Comitato della Camera sui servizi finanziari del 5 ottobre, Gensler ha sottolineato che vietare le criptovalute non rientra nel mandato della SEC, affermando: "Spetterebbe al Congresso".

"È nostra responsabilità rendere il settore conforme circa la protezione dei consumatori e degli investitori, lavorando con i regolatori bancari e altri attori, come il Dipartimento del Tesoro garantisce la conformità nell'ambito dell'antiriciclaggio e della conformità fiscale", ha dichiarato Gensler.

"Molti di questi token rientrano nella sfera di un contratto di investimento, una nota o un titolo", ha aggiunto, sottolineando la necessità di portare la criptovaluta "all'interno del mandato di protezione degli investitori della SEC".

Gensler ha anche spiegato che "i problemi di stabilità finanziaria che le stablecoin potrebbero sollevare" rappresentano una priorità per l'agenzia.

Il rappresentante Patrick McHenry ha preso di mira le azioni e la posizione adottate dalla SEC in merito agli asset digitali sotto la guida di Gensler durante l'udienza, accusando il capo della SEC di non aver agito in conformità con la "pratica assodata dell'agenzia di evidenziare commenti su norme e procedure".

“Alcuni dei suoi commenti hanno sollevato domande sul mercato e reso le cose poco chiare. Ha fatto osservazioni apparentemente a braccio che muovono i mercati, ignorando le regole, rilasciando dichiarazioni senza il giusto processo, e sostanzialmente calpestando gli investitori americani.

Gensler ha risposto che la SEC segue la legge sulle procedure amministrative.

McHenry ha anche citato i commenti espressi da Gensler al Comitato nel 2019 mentre insegnava al MIT, in cui criticava le passate sentenze della SEC che classificavano Bitcoin ed Ether come materie prime.

Quando gli è stato chiesto delle sue attuali opinioni sulla questione, Gensler ha dichiarato: "Non mi riferirò ad alcun token, ma penso che le leggi sui titoli siano abbastanza chiare: se stai raccogliendo fondi [...] e i tuoi investitori [...] hanno una ragionevole aspettativa di profitto basata sui tuoi sforzi, allora rientra nella legge sui titoli”.

L'udienza si è tenuta lo stesso giorno in cui McHenry ha proposto il Clarity for Digital Tokens Act del 2021, che attinge pesantemente alla proposta di "approdo sicuro" avanzata dal commissario SEC pro-cripto Hester Peirce nel febbraio 2020.

Durante l'udienza, McHenry ha chiesto a Gensler se avesse avuto il tempo di rivedere la proposta di Peirce, ma Gensler ha evaso la domanda, commentando:

“Il commissario Peirce e io abbiamo parlato dei suoi pensieri su un potenziale approdo sicuro. Penso che la sfida per il pubblico americano sia che, se non supervisioneremo il settore e non proteggeremo gli investitori, la gente si farà del male."