Un rapporto del 25 gennaio, pubblicato dall'aggregatore di dati sulle criptovalute Glassnode, ha evidenziato come lo adjusted Spent Output Profit Ratio (aSOPR) di Bitcoin suggerisca che un'ulteriore contrazione dei prezzi lascerà molti investitori in rosso, sulla base dell'ultima volta che hanno spostato le monete sulla chain.

Sebbene questo parametro sostenga che in questo momento numerosi investitori siano in profitto, Glassnode interpreta tali dati come rialzisti:

"Affinché lo aSOPR scenda, gli investitori dovrebbero essere disposti a vendere in perdita, il che è improbabile data l'attuale conformazione del mercato. [...] Siamo alla ricerca di un reset, al fine di generare un po' di stabilità nel mercato e spianare la strada per la prossima bull run."

Lo aSOPR, spiega la stessa Glassnode, è un indicatore che mostra quante monete sono in profitto in base all'ultima volta che sono state spostate sulla chain. Dato che si tratta di un parametro puramente on-chain, i movimenti di BTC sugli exchange centralizzati non vengono conteggiati.

Tipicamente lo aSOPR oscilla attorno all'1, ma l'estremo slancio rialzista degli ultimi mesi ha spinto tale valore a 1,15 fra la fine di dicembre e l'inizio di gennaio.

Analizzando il grafico dell'aSOPR, Glassnode sostiene che l'attuale fase di correzione è quasi giunta al termine. Dal picco di quasi 42.000$ al minimo di 29.000$, il prezzo di Bitcoin è diminuito di circa 31%; al momento della stesura, BTC oscilla attorno ai 31.900$.

Glassnode ha anche segnalato che 2,3 milioni di BTC, o il 12,6% dell'offerta circolante, si sono spostati on-chain mentre il prezzo si trovava sopra i 30.000$:

"Si tratta di un dato significativo, dato che BTC ha superato i 30.000$ solo quest'anno. Suggerisce che gli investitori stanno iniettando capitale, e quindi espresso fiducia in un ulteriore aumento dei prezzi."