In seguito all'annuncio di rebranding della holding di Facebook e successiva prossima evoluzione in metaverso, diverse società hanno iniziato a testare i limiti che questa tecnologia ha da offrire, proiettandosi nel virtuale e acquistandone proprietà. 

Visitare Disneyland... nel metaverso?

La società di intrattenimento dietro alcuni dei parchi a tema più popolari al mondo ha recentemente ricevuto approvazione per il brevetto di un "simulatore nel mondo virtuale di un luogo del mondo reale". Nonostante il Los Angeles Times riferisca che Disney non abbia "piani attuali" per utilizzare il simulatore nel prossimo futuro, il deposito del brevetto suggerisce che i visitatori di Disneyland e Disney World potrebbero godere delle attrazioni del metaverso in uno o più parchi degli Stati Uniti, Hong Kong, Cina, Francia e Giappone.

Disney World ad Orlando, in Florida. Fonte: Pexels

La tecnologia funzionerebbe tracciando i visitatori dai loro smartphone, generando e proiettando effetti 3D personalizzati sugli spazi fisici vicini, come pareti o altri oggetti presenti nel parco. Secondo la domanda di brevetto, il servizio potrebbe "fornire agli utenti esperienze virtuali 3D realistiche e altamente coinvolgenti, individualizzate senza richiedere agli utenti di indossare un dispositivo di visualizzazione di realtà aumentata (AR)".

K-pop nel Metaverso?

Lunedì, Animal Concerts, organizzatore di concerti nel Metaverso, ha annunciato di aver siglato un accordo con la rete Klaytn dell'unicorno sudcoreano Kakao, allo scopo di aumentare la sua esposizione nell'industria dell'intrattenimento del paese. Il CEO di Animal Concerts, Colin Fitzpatrick, ha dichiarato che "gli obiettivi principali di Klaytn sono gli NFT e il metaverso".

"Le limitazioni tecniche riducono il numero di persone che possono effettivamente assistere a un concerto nel metaverso", riferisce Fitzpatrick, riferendosi a problemi di scalabilità. Egli mira a sviluppare una rete di luoghi virtuali attraverso piattaforme sia nuove che già esistenti, per ospitare concerti con un'ampia varietà di talenti tra cui anche diversi artisti K-pop.

Il creatore di Second Life ritorna portando il progetto nel metaverso

Linden Labs, società alle spalle del mondo virtuale online Second Life, ha annunciato giovedì che il fondatore Philip Rosedale sarebbe ritornato al progetto come consigliere strategico insieme ad alcuni membri della società VR di San Francisco High Fidelity. Secondo l'azienda, l'aggiunta di nuovi e vecchi talenti faciliterà l'ingresso di Second Life nel metaverso.

"I mondi virtuali non hanno bisogno di essere distopie", commenta Rosedale. "Le Big Tech che regalano cuffie VR e sviluppano metaversi sulle loro piattaforme basate su pubblicità e alterazione del comportamento non creeranno un'unica utopia digitale per tutti".

Lanciato nel 2003, Second Life è stata una delle prime esperienze di mondo virtuale, precedenti alla connettività offerta dalle moderne piattaforme di social media come Facebook, Twitter e Instagram. Rosedale ha lasciato il ruolo di CEO di Linden Labs nel 2008 per fondare High Fidelity nel 2013. Il suo ritorno potrebbe segnare una pietra miliare significativa per l'integrazione di nuove idee a tema metaverse in piattaforme consolidate:

"Philip Rosedale che ritorna a Linden Labs (notizia dell'ultima ora) mi ricorda Steve Jobs negli anni '90 che torna alla Apple.