La banca d'investimento statunitense Goldman Sachs ha in programma di offrire prodotti derivati ​​basati su Ether (ETH), ponendo le basi per una più ampia adozione della seconda criptovaluta più grande del mercato e segnando un definitivo allontanamento dalla posizione fortemente critica assunta in passato dall'istituzione.

Mathew McDermott, Managing Director of Digital Assets di Goldman, ha confermato che la banca d'investimento si sta espandendo in opzioni e future su Ether. In un'intervista con Bloomberg News, McDermott ha affermato che la domanda istituzionale per le criptovalute continuerà a crescere, nonostante la recente contrazione del mercato:

"L'adozione istituzionale continuerà. [...] Nonostante la correzione dei prezzi degli asset, continuiamo a vedere una quantità significativa di interesse verso questo settore."

A tal proposito, McDermott ha citato un recente sondaggio al quale hanno partecipato circa 850 istituzioni: quasi il 10% sostiene di star già facendo trading di criptovalute, mentre il 20% ha espresso interesse in questo mercato.

Solo quest'anno le istituzioni hanno investito quasi un miliardo di dollari in prodotti basati su Ether: attualmente il valore complessivo di tali asset è pari a 11,1 miliardi di dollari, stando ai dati di CoinShares.

Goldman ha lanciato un trading desk di derivati su Bitcoin (BTC) a inizio maggio. Questo nuovo servizio fa parte della divisione Global Currencies and Emerging Markets dell'azienda, ed è supervisionata dall'unità di McDermott dedicata agli asset digitali.

L'adozione degli asset digitali da parte di Goldman va tuttavia ben oltre i suoi trading desk. Come riportato da Cointelegraph, la banca ha recentemente condotto un round di finanziamento da 15 milioni di dollari per Coin Metrics, un'importante piattaforma di cryptocurrency intelligence. McDermott ha svelato che Goldman "sta esaminando svariate aziende che si adattano alla nostra direzione strategica."