I ricercatori del gigante tecnologico Google hanno affermato di aver mappato la struttura di una molecola 13.000 volte più velocemente rispetto ai supercomputer più potenti oggi disponibili, ottenendo il primo vantaggio quantistico verificabile.

Secondo Google, l'esperimento ha utilizzato il processore Willow Quantum di Google e la tecnica dei “quantum echoes”, che utilizza onde mirate per ottenere un'immagine dettagliata di un oggetto.

La tecnica prende di mira un singolo qubit, l'unità di base di memorizzazione delle informazioni nel quantum computing, con un segnale preciso, provocandone la reazione. Il processo viene poi invertito, consentendo ai ricercatori di misurare l'“eco” o il segnale che rimbalza indietro, ha affermato Google.

Google, Cybersecurity, Quantum Computing
Le quattro fasi del recente esperimento di Google sul computer quantistico. Fonte: Google

L'esperimento di Google è verificabile, il che significa che gli stessi risultati possono essere ottenuti eseguendo il test su qualsiasi sistema informatico quantistico con le stesse specifiche tecniche di quello utilizzato dai ricercatori.

Un computer quantistico sufficientemente potente potrebbe violare gli algoritmi di crittografia alla base delle criptovalute, utilizzati anche per proteggere informazioni sensibili in ambito bancario, medico e militare. La crittografia è il componente fondamentale che rende possibili gli asset digitali e la finanza peer-to-peer.

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Un'illustrazione che mostra come l'interferenza possa rafforzare il “quantum echoes”, e mappare e misurare in modo affidabile le informazioni. Fonte: Nature

Il quantum computing e la minaccia esistenziale per le crypto

Secondo gli esperti, i computer quantistici potrebbero rendere obsoleti già nel 2030 gli algoritmi di firma digitale a curva ellittica (ECDSA), la crittografia utilizzata per generare indirizzi Bitcoin (BTC) pubblici abbinati a una chiave privata.

“Questa è la più grande minaccia per Bitcoin dalla sua nascita dalle ceneri della crisi finanziaria globale”, ha affermato David Carvalho, founder e chief scientist del protocollo decentralizzato di cybersecurity Naoris.

Secondo Carvalho, Bitcoin e altri protocolli decentralizzati soffrono del problema dell'azione collettiva, in cui le community scelgono di discutere soluzioni teoriche piuttosto che implementare il prima possibile soluzioni alternative già note.

Secondo Mental Outlaw, uno YouTuber pseudonimo che si occupa di tecnologia, i computer quantistici non sono ancora abbastanza potenti da violare gli standard di crittografia.

La lunghezza delle chiavi crittografiche moderne varia da 2.048 a 4.096 bit, mentre gli attuali computer quantistici sono in grado di decifrare solo chiavi di circa 22 bit o meno, ha affermato Mental Outlaw.

Tuttavia, gli investitori e le aziende stanno cercando di anticipare il problema sollecitando l'adozione di standard di crittografia post-quantistica prima che venga sviluppato un computer quantistico sufficientemente potente.

A settembre, la Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti ha ricevuto una proposta che delinea una roadmap per gli standard di crittografia “quantum-resistant” entro il 2035.