Grayscale Investments, noto fondo d'investimento in criptovalute, sta accumulando un gran numero di Bitcoin: più di quanti i miner riescano a produrne.

Stando ai dati pubblicati dal ricercatore indipendente Kevin Rooke, dall'halving a oggi Grayscale ha aggiunto 18.910 BTC al proprio Bitcoin Investment Trust; nel medesimo lasso di tempo, i miner hanno generato 12.337 BTC.

Changpeng Zhao, CEO di Binance, ha così commentato questi dati:

"Non c'è abbastanza nuova offerta per tutti, non ce n'è abbastanza nemmeno per questa singola entità."

Grayscale assorbe l'offerta di BTC

Nel primo trimestre del 2020 Grayscale ha accumulato 60.762 BTC, vale a dire il 33-34% dei Bitcoin prodotti dai miner durante la stessa finestra temporale. Inoltre, in quel periodo Grayscale ha registrato un investimento settimanale medio di 29,9 milioni di dollari: un incremento dell'800% rispetto all'anno precedente.

In risposta al tweet di Kevin Rooke, Barry Silbert, fondatore di Grayscale, ha dichiarato:

"Aspetta di vedere i risultati del secondo trimestre!"

Gli ultimi dati di Rooke indicano che Grayscale ha raddoppiato il numero di monete acquistate ogni giorno: l'analista stima che l'azienda compra quotidianamente 1.112,35 BTC, in aumento rispetto ai 607,62 BTC del primo trimestre.

Grayscale: Bitcoin e CBDC non sono comparabili

In un suo recente rapporto, Grayscale ha tentato di confutare la teoria secondo cui Bitcoin sarebbe simile alle CBDC, vale a dire le criptovalute distribuite da banche centrali:

"Le CBDC sono talvolta viste come sinonimo, o sostituto, delle valute digitali come Bitcoin. Al contrario, rappresentano una significativa deviazione dai protocolli decentralizzati intrinsechi in molte criptovalute.

Le CBDC tentano di migliorare l'infrastruttura di pagamento, mentre Bitcoin prova a migliorare il denaro stesso. Se le CBDC dovessero guadagnare mercato, questo potrebbe in realtà rafforzare la proposta di valore di Bitcoin e delle altre valute digitali."

Parere condiviso anche dall'economista John Vaz, secondo il quale le CBDC rappresentano una reazione difensiva da parte delle banche alla crescente popolarità delle criptovalute:

"[Le criptovalute rimuovono] il loro potere di controllare l'economia, perché strumenti come Bitcoin non permettono di creare denaro dal nulla tramite credito.

Attualmente le banche possono prestare fino a otto o nove volte i fondi realmente in loro possesso grazie al sistema di riserva frazionaria. [...] Con Bitcoin, non puoi prestare quello che non possiedi."