Le elezioni presidenziali degli Stati Uniti del 2024 stanno suscitando molti commenti da parte dell'industria delle criptovalute, con diversi dirigenti e imprenditori che hanno espresso il loro sostegno per l'uno o l'altro candidato.
Sebbene il candidato repubblicano ed ex presidente Donald Trump abbia attirato un notevole sostegno da parte della crypto community, anche la candidata democratica e vicepresidente in carica Kamala Harris ha raccolto notevoli consensi.
In vista delle elezioni del 5 novembre, Cointelegraph ha esaminato il sostegno pubblico di entrambi i candidati nei confronti delle criptovalute.

Trump in testa ai consensi correlati al mondo crypto

Trump, noto per la sua inversione di rotta nei confronti di Bitcoin (BTC) negli ultimi anni, ha ricevuto molti più consensi in ambito crypto rispetto alla Harris.
Una delle ragioni potrebbe essere l'ingresso tardivo di Harris nella corsa, dal momento che si è assicurata la nomination democratica a luglio. Al contrario, Trump ha annunciato la sua candidatura quasi due anni prima delle elezioni, a novembre 2022.
Uno dei primi sostenitori di Trump è stato Jeremy Kauffman, fondatore della rete di file-sharing basata su blockchain LBRY, a maggio 2024.

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Dirigenti e investitori crypto che appoggiano Donald Trump contro Kamala Harris (al 30 ottobre 2024)

Al contrario, Harris ha ricevuto i suoi primi consensi in ambito crypto a distanza di pochi mesi, con l'ex CEO di Uphold JP Thieriot che ha espresso il suo sostegno ad agosto 2024. Anche John O'Farrell, socio generale della società di venture capital Andreessen Horowitz (a16z), orientata al settore crypto, ha appoggiato Harris nel mese di agosto.

Dirigenti e investitori del settore crypto appoggiano Trump

Trump ha ricevuto l'appoggio di importanti figure del settore crypto, tra cui i dirigenti di importanti crypto exchange come Kraken e Gemini.
A giugno, i fondatori di Gemini Cameron e Tyler Winklevoss hanno promesso 2 milioni di dollari in Bitcoin per la rielezione di Trump, in virtù della sua posizione “pro-crypto”.
Sempre a giugno, il cofondatore di Kraken Jesse Powell ha annunciato una donazione di 1 milione di dollari a Trump, definendolo “l'unico candidato pro-crypto del partito principale”.

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Fonte: Jesse Powell

Anche Cathie Wood, fondatrice di ARK Invest e grande sostenitrice di Bitcoin – la quale ritiene che un giorno BTC sarà scambiato a 1 milione di dollari – ha appoggiato pubblicamente Trump a giugno.
Elon Musk, la cui azienda di veicoli elettrici Tesla ha investito più di 700 milioni di dollari in Bitcoin, ha appoggiato Trump e di recente è apparso a diversi comizi dell'ex presidente.
Altri importanti sostenitori di Trump nel settore includono il fondatore di Cardano Charles Hoskinson, l'amministratore delegato di BitGo Mike Belshe, il fondatore di Tron Justin Sun, il fondatore della Bitcoin Foundation Charlie Shrem, l'autore e imprenditore pro-Bitcoin Robert Kiyosaki e il co-fondatore di Messari Ryan Selkis.
Anche diversi importanti venture capitalist e leader aziendali hanno appoggiato Trump, tra cui l'ex presidente di PayPal David Marcus, Douglas Leone di Sequoia Capital e Marc Andreessen Horowitz, cofondatore di Andreessen.

Harris guadagna consensi in ambito crypto nonostante la partenza a scoppio ritardato

Nonostante il ritardo iniziale, anche la Harris ha attirato il sostegno di diversi dirigenti del settore crypto. Il 23 settembre ha infranto il suo silenzio sulla politica delle criptovalute, esprimendo il suo sostegno al settore e sottolineando la protezione dei consumatori.
La Harris ha ricevuto il sostegno di importanti figure della crypto community, come il CEO di Ripple Chris Larsen, che ad inizio settembre ha firmato una lettera per appoggiare la candidata democratica. 
A settembre anche il direttore esecutivo della Blockchain Foundation, Cleve Mesidor, ha appoggiato Harris annunciando una raccolta fondi di 100.000 dollari.
Anche Laura Shin, fondatrice del podcast Unchained, ha espresso il suo sostegno ad Harris in un articolo della rivista Time di ottobre, esortando la candidata democratica non solo ad “adottare le crypto” ma anche ad “aiutarla a prosperare”.
Mark Cuban, miliardario venture capitalist e attivo investitore in crypto, è emerso come uno dei maggiori sostenitori di Harris, sostenendo che un secondo mandato di Trump sarebbe “peggiore” del primo. Cuban ha tuttavia ribadito di non aver donato “un centesimo” alla campagna di Harris.

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Fonte: Newsweek

Anche alcuni dirigenti di società di capitali di rischio favorevoli alle criptovalute come a16z e SkyBridge Capital hanno appoggiato Kamala, con John O'Farrell di a16z che ad agosto si è impegnato a votare per Harris. A settembre, Anthony Scaramucci di SkyBridge Capital ha dichiarato di “lavorare a fianco” di Harris sulle politiche crypto della campagna, sostenendo che il processo stia andando nella giusta direzione.

Non importa chi vincerà?

Diversi dirigenti del settore crypto hanno preferito non appoggiare nessuno dei due candidati, sostenendo che la crescita del settore sia inevitabile a prescindere da chi vincerà le elezioni.
Tim Draper, importante investitore del settore, ha reso note ad ottobre le donazioni alle campagne presidenziali statunitensi sia di Harris che di Trump, esprimendo fiducia nel fatto che “entrambi i candidati hanno il loro impegno a favore della giusta direzione”.
Ad agosto, l'amministratore delegato di Coinbase Brian Armstrong ha sostenuto che l'amministrazione statunitense entrante sarà “costruttiva” nei confronti delle crypto, indipendentemente dal partito vincitore.
Secondo gli appassionati del settore, come il fondatore di Quantum Economics Mati Greenspan, tale approccio fa parte del “popolare adagio di Bitcoin secondo il quale la regolamentazione non è importante per convincere i sostenitori delle crypto a pensare che sia giusto votare per Harris”. Greenspan ha dichiarato:

“Se è vero che nessuno può fermare Bitcoin, è abbastanza chiaro che avere un presidente che sa cosa significa lanciare una ICO sarà molto vantaggioso per il settore”.

La community ha sostenuto in qualche modo la posizione di Greenspan sulle elezioni sui social media, con il sondaggio del fondatore di MicroStrategy Michael Saylor che ha decretato la vittoria di Trump per il 90% del campione di 100.000 intervistati il 27 ottobre.

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Il sondaggio di Michael Saylor su quale candidato presidenziale sia più adatto per Bitcoin. Fonte: Michael Saylor

Traduzione a cura di Walter Rizzo