Il trend ribassista del prezzo di Bitcoin (BTC) in seguito al suo massimo storico di aprile potrebbe essere preoccupante per gli investitori principianti. Tuttavia, la chief strategy officer di CoinShares, Meltem Demirors, crede che la maggior parte degli HODLer a lungo termine non stia vendendo, e che questa correzione sta allontanando le mani deboli.

In un commento a CNBC, Demirors ha sottolineato che Bitcoin è qui per restare, e dopo 200 giorni di espansione del mercato crypto è normale assistere a un calo dei prezzi. “Il numero non può salire per sempre,” ha affermato, aggiungendo:

“Quello che stiamo attraversando è una correzione, una contrazione, e molti di quelli che si arrendono sono ciò che chiamiamo paper hands, mani deboli.”

“Paper hands” è un termine popolare nel mercato usato per descrivere un investitore che non è in grado di sopportare un elevato rischio finanziario e inizia a vendere non appena il prezzo dell’asset inizia a calare. È l’opposto di “diamond hands,” che indica semplicemente un investitore resistente alla pressione.

Ricordando che il mercato crypto, escludendo Bitcoin, ha registrato finora una crescita del 200% dall’inizio dell’anno, Demirors ha spiegato che Bitcoin è sempre stata una classe di asset volatile. “Non me ne andrò anche se scendiamo a 20.000$. Lo scorso marzo, Bitcoin era a 3.000$,” ha sottolineato, aggiungendo che “occorre tenere in considerazione il contesto.

Secondo Demirors, molti investitori retail che non hanno fatto le dovute ricerche stanno vendendo, mentre gli HODLer a lungo termine continuano ad aspettare. “Osservando l’attività on-chain, i wallet che stanno conservando monete da molto tempo stanno sfruttando questa opportunità per accumulare,” ha aggiunto.

I dati di Glassnode confermano il commento di Demirors. Gli indirizzi Bitcoin che non vendono le monete accumulate hanno aumentato le proprie riserve dopo il massimo storico di aprile.

Correlato: Bitcoin scivola sotto i 30.000$ a minimi intoccati da 6 mesi: ecco i prossimi livelli di supporto

Demirors prevede una fase di consolidamento ai livelli attuali, dovuta all’incertezza nel contesto macro. “C’è molta incertezza intorno alle politiche, oltre a un grande numero di notizie negative,” ha spiegato.

Nel frattempo, Bitcoin sta per concludere il suo peggior trimestre dall’inizio del bear market del 2018, stando all’aggregatore di dati crypto Skew. Bitcoin ha perso quasi il 46% dall’inizio di aprile, segnando il trimestre più debole dal Q1 2018.