Non esistono settori in cui gli appassionati di blockchain non abbiano provato ad applicare questa tecnologia. La Distributed Ledger Technology viene utilizzata nella logistica, nell’industria manifatturiera, nei videogiochi e nei software di riconoscimento facciale. Sebbene non sempre tali progetti migliorino le industrie in maniera significativa, alcune idee riescono a dimostrare concretamente i propri benefici.

Molti ritengono che il settore pubblicitario e la blockchain non siano affatto compatibili, ma alcune start-up stanno provando a sfruttare i vantaggi offerti dalla tecnologia per risolvere problemi legati al marketing.

Babs Rangaiah, a capo della divisione Global Marketing Solutions della Interactive Experience Unit di IBM, ha a tal proposito dichiarato:

"La blockchain sta creando nuovi modi di fare business in vari settori, in particolari quelli in cui si richiede fiducia e trasparenza. Per quanto riguarda i media, riteniamo che la blockchain possa fornire una fonte incorruttibile di informazioni, eliminando il dubbio e l’incertezza che regnano oggigiorno."

Per molti la blockchain è strettamente correlata alle criptovalute, ma ciò non è del tutto corretto. Difatti, sono le DLT che hanno spianato la strada alle criptovalute e non viceversa.

La catena di blocchi contiene informazioni che vengono aggiunte sequenzialmente in tempo reale e salvate sui dispositivi di tutti i membri del network. Ogni transazione, ovvero un ampliamento delle informazioni contenute nella catena, richiede la conferma da parte di tutti i partecipanti. In tal modo falsificare le informazioni sul network diventa quasi impossibile, e la chain viene inoltre protetta da interferenze esterne. Se anche il 90% dei dispositivi dovesse spegnersi, l’informazione rimarrà accessibile al restante 10%.

La blockchain consente di eliminare gli intermediari

Viene spesso attribuita a Vitalik Buterin, fondatore di Ethereum, questa citazione:

"La maggior parte delle tecnologie moderne tende ad automatizzare il lavoro manuale, ma la blockchain automatizza il centro decisionale. Invece di togliere lavoro ai tassisti, la blockchain toglie il lavoro a Uber e permette ai tassisti di lavorare direttamente con i clienti."

La seconda caratteristica della blockchain che può essere applicata al settore del marketing è la rimozione degli intermediari. Secondo varie ricerche, la maggioranza dei profitti pubblicitari è nelle mani di monopolisti come Google e Facebook. Queste società, pur lavorando in modo onesto e non truffando i loro clienti come invece fanno player più piccoli, richiedono ai pubblicitari parecchi soldi per entrare nel loro network.

Una soluzione alternativa a questo problema è la blockchain. Dato che la tecnologia è trasparente, il cliente saprà sempre che il suo budget non verrà speso per mostrare annunci a dei bot, che la pubblicità verrà piazzata secondo gli accordi, e che il servizio fornito integralmente. Inoltre, il cliente non paga nessun intermediario, dato che la blockchain permette l'interazione diretta tra clienti e fornitori. Tutti i processi, dall'esecuzione del lavoro al pagamento, sono completamente trasparenti e tracciati.

La blockchain permette inoltre di spendere il proprio budget solo su persone reali e potenziali clienti. Ogni partecipante al network possiede una firma digitale, il che prova che non sono un bot o algoritmi. Grazie a un eccellente sistema di identificazione, nell’ecosistema blockchain non c’è interferenza da parte di macchine.

Un ulteriore vantaggio della blockchain in ambito marketing è dato dalla possibilità di utilizzare gli smart contract. Il protocollo ERC-20 di Ethereum permette di utilizzare una tipologia di accordo completamente nuova: i contratti intelligenti. Al momento della creazione del contratto, dovranno essere indicate le condizioni lavorative e gli obiettivi. Il programma monitora l’andamento dei lavori e, al loro completamento, invia la ricompensa.

Questo tipo di rapporto è completamente sicuro, dato che protegge sia il cliente che il fornitore da ogni attività fraudolenta. Nel settore del marketing, si sente da molto tempo il bisogno di una soluzione di questo tipo. 

Cosa limita l'integrazione della blockchain nel marketing?

Oltre agli evidenti lati positivi, vi sono anche numerosi punti controversi che stanno di fatto impedendo alla rivoluzione blockchain di conquistare anche il mondo del marketing.

Innanzitutto, si tratta di una tecnologia ancora poco conosciuta. La maggior parte degli addetti ai lavori non ha idea di cosa sia una catena di blocchi, che è alla base di ogni criptovaluta. Ma non solo: il vero problema è che il pubblico è ancora molto ridotto. Finora, il numero di utenti di una qualsiasi start-up blockchain non giustifica i costi di una campagna pubblicitaria.

Il secondo inconveniente è rappresentato dalla scalabilità della tecnologia. La maggior parte dei progetti offre circa 20 transazioni al secondo, numero del tutto insufficiente per i marketer delle grandi corporation, in particolare se confrontato al contextual advertising delle queries più cercate su Google o al banner advertising di un nuovo iPhone durante la prima giornata di vendita.

Quindi cosa offre il mercato?

Come abbiamo chiarito in precedenza, mancano ancora progetti blockchain che possano concretamente aiutare i marketer a svolgere il proprio lavoro e dare ai clienti annunci di qualità.

Nonostante molti addetti ai lavori non comprendano i principi della blockchain, i suoi vantaggi diventeranno ovvi a chiunque. Forse, dunque, è solo a causa dell’immaturità della tecnologia che molti continuano a utilizzare strumenti più datati.

Detto ciò, siamo sicuri che tra qualche anno ogni singolo settore, incluso quello del marketing, valuterà seriamente il potenziale della blockchain e sfrutterà tale tecnologia in quanto mezzo semplice, sicuro ed economico per risolvere i problemi.

Le idee e le opinioni espresse in questo articolo appartengono unicamente all'autore e non riflettono necessariamente il punto di vista di Cointelegraph.

Nick Bel è un esperto di criptovalute che scrive in ambito tech a Londra. Le sue passioni sono la finanza e le tecnologie emergenti, come la blockchain, le criptovalute e l’intelligenza artificiale.