Jerry Cuomo, Chief Technology Officer di IBM Automation, ha recentemente pubblicato un blog post in cui illustra i rischi associati all'utilizzo di ChatGPT per le aziende.
Stando al blog post, ci sono diverse aree di rischio chiave che le aziende dovrebbero prendere in considerazione prima di utilizzare ChatGPT. In definitiva, tuttavia, Cuomo conclude che solo i dati non sensibili sono al sicuro con ChatGPT:
"Una volta che i vostri dati entrano in ChatGPT", scrive Cuomo, "non avete alcun controllo o conoscenza di come vengono utilizzati".
Nel post si sostiene che tale tipo di fuga di dati involontaria potrebbe anche mettere le aziende nei guai, dal punto di vista legale, se i dati dei partner, dei clienti o dei committenti vengono esposti al pubblico in generale dopo essere trapelati nei dati di formazione di ChatGPT.
Cuomo cita inoltre i rischi per la proprietà intellettuale e la possibilità che la fuga di dati possa mettere le aziende in violazione degli accordi open-source.
Secondo il blog post di IBM:

"Se in ChatGPT vengono inserite informazioni sensibili di terzi o interne all'azienda, queste diventano parte del modello di dati del chatbot e possono essere condivise con altre persone che pongono domande pertinenti".

Cointelegraph ha contattato OpenAI per un commento sulla dichiarazione di cui sopra e ha ricevuto la seguente risposta da un intermediario delle relazioni pubbliche via e-mail: "I dati non saranno condivisi con altre persone che pongono domande pertinenti".
Il rappresentante ha anche fatto riferimento alla documentazione esistente sulle funzioni di ChatGPT relative alla privacy, compreso un blog post che illustra la possibilità per gli utenti web di disattivare la cronologia delle chat.
Secondo OpenAI, l'API di ChatGPT ha la condivisione dei dati disattivata per impostazione predefinita.

La politica dell'API è perfettamente chiara; ciò che crea confusione è la politica relativa alle conversazioni che abbiamo utilizzando l'interfaccia web di ChatGPT e le app per iOS/Android.

I critici, tuttavia, hanno evidenziato che le conversazioni sulla versione web vengono salvate per impostazione predefinita. Gli utenti devono inoltre rinunciare sia al salvataggio delle conversazioni – una funzione comoda per riprendere da dove si era interrotto – sia all'utilizzo dei loro dati per addestrare il modello. Al momento non esiste un'opzione per conservare le conversazioni senza accettare di condividere i dati.

Traduzione a cura di Walter Rizzo