In un comunicato stampa del 4 aprile, IBM ha confermato di aver stretto una partnership con la startup Sovrin Foundation (SF) per diffondere l'uso della cosiddetta "identità autogestite" online utilizzando la tecnologia Blockchain.

Fungendo da "founding steward" del network di Sovrin, IBM Blockchain contribuirà con la potenza di calcolo e le risorse di sicurezza che il gigante dell'informatica ospiterà sulla sua piattaforma IBM Cloud.

"Attraverso la nostra partnership con Sovrin, IBM potrà aiutare le persone e le organizzazioni ad accelerare l'adozione di standard di identità autogestite come componente critico per la gestione responsabile dei dati", ha dichiarato Marie Wieck, direttore generale di IBM Blockchain.

SF intende utilizzare le identità autogestite per ridurre i costi per imprese e le banche che cercano di salvaguardare credenziali interne ed esterne. Nel 2017 circa 2,9 miliardi di voci di registro sarebbero state compromesse da "vari incidenti di sicurezza aziendali".

Il concetto si basa sul fornire agli utenti il ​​controllo completo su chi ha accesso a determinati aspetti delle loro identità online e per quanto tempo, oltre che sul consentire la revoca di tali privilegi in caso di necessità.

Le Blockchain "Permissioned", a volte indicate anche come "tecnologia distributed ledger" nella sfera finanziaria, permetteranno alle identità autogestite di diventare una soluzione di successo, afferma Wieck, aggiungendo:

"Riteniamo che l'adozione della tecnologia blockchain rappresenti un'opportunità per un nuovo modello di trust da adottare per consentire a individui e organizzazioni di condividere in modo sicuro le informazioni e le credenziali private senza un intermediario".

Questa è solo una delle tante interazioni di IBM con la tecnologia Blockchain, che si occupa ormai del settore da diversi anni, influenzando un ampio spettro di industrie in tutto il mondo.