Emissioni, inquinamento, sovraffollamento: per quanto viaggiare sia entusiasmante, gli impatti negativi non mancano, e le ripercussioni sul nostro patrimonio culturale e ambientale possono essere anche piuttosto forti. Ma la tradizionale industria del turismo potrebbe brillare di nuova luce: il metaverso, infatti, apre nuove positive opportunità per turisti, enti turistici e i paesaggi naturali. 

Ecco i modi in cui il l'ecosistema digitale può aiutarci a creare un modo di viaggiare sostenibile e pratico. 

 

1. Contro l’overtourism e i vincoli fisici

Uno dei problemi più gravosi da cui l’industria del turismo è attualmente afflitta è quello dell’overtourism, ossia il caos causato dal sovraffollamento turistico nelle località più attrattive del mondo. Mentre manca ancora un forte intervento governativo che sia realmente in grado di limitare tali situazioni, il metaverso potrebbe aiutarci a redistribuire l'afflusso di turisti. Convegni, conferenze ed incontri potrebbero infatti tenersi nell'ecosistema digitale (evitando così ai lavoratori spostamenti non necessari), e anche parte dei viaggi "di piacere" potrebbe essere soddisfatta dai virtual tour. Sebbene le esperienze virtuali non siano assimilabili a quelle del mondo fisico, infatti, possono comunque permetterci di esplorare nuovi ambienti, senza incorrere nelle numerose difficoltà ricontrabili nel mondo tradizionale.

Per esempio, i viaggi nel metaverso non necessitano – almeno attualmente – di autorizzazioni di viaggio; allo stesso tempo, giunti in loco non ci sono vincoli fisici che limitino l'accesso alle attrazioni turistiche (fra cui il sovraffollamento).

Una delle piattaforme che già si muove in questa direzione è Unique Network, incentrata sulla realizzazione di spazi blockchain sostenibili: Unique ha già attivato un canale Web3 durante la settimana della moda di Parigi, creando possibilità virtuali entusiasmanti oltre il contesto fisico dell'evento.

2. Soddisfare più segmenti di mercato

Uno degli aspetti più interessanti del metaverso applicato al turismo è che è estremamente versatile: grazie alla vastità dell’ecosistema digitale, infatti, lo stesso è potenzialmente in grado di di soddisfare qualsiasi segmento di utenza. Ad esempio, è possibile che una stessa piattaforma dedicata allo spazio Web 3 incentivi sia il turismo d'affari – mettendo a disposizione degli utenti spazi dedicati a convegni, conferenze e riunioni interne – che quello leisure, offrendo opportunità di svago e relax da circoscrivere al tempo libero. 

 

3. Nuovi posti di lavoro

Le attività turistiche sono fra quelle più in grado di generare posti di lavoro all’interno dell’economia globale. Secondo The Metaverse Insider, infatti, il turismo è uno dei pochi settori in cui è facile identificare gli impatti diretti, indiretti e indotti che hanno effetto positivo sulla crescita dell'economia. A livello globale, un quarto dei nuovi posti di lavoro sono collegati al turismo (così riporta uno studio pubblicato su WTTC); è dunque lecito aspettarsi risultati estremamente positivi quando il settore si appoggerà alle piattaforme Web 3 (che tra l'altro, sono solo all'inizio del loro processo evolutivo). 

3. Più tutela per i patrimoni culturali

In una prospettiva entusiasmante, inoltre, il metaverso offre grandissime opportunità di tutela del patrimonio culturale.

La città saudita di Alula, ad esempio, è il primo sito del patrimonio mondiale dell'Unesco ad essere stato ricreato nel mondo virtuale. Su Decentraland è possibile visitare la più grande tomba di Hegra, quella di Lihyan: in un attimo, grazie alla piattaforma si viene catapultati nell'antico paesaggio del 21° secolo. E i piani per il futuro non mancano: l'Arabia Saudita vorrebbe includere il metaverso fra le componenti chiave della sua economia turistica.

 

Quali le piattaforme più adatte? 

Sia il metaverso che il turismo si basano su comunità leali, economie scalari e creatività; le due realtà sembrano quindi abbracciarsi alla perfezione. Ma quali sono le piattaforme metaverse più adatte per viaggiare negli ecosistemi digitali?

Upland è indubbiamente la prima: offre alle piccole imprese la possibilità di aprire una piccola meta-avventura, ottimo banco di prova per modelli di business virtuali. Oggi conta 3 milioni di utenti e oltre, e vanta una spiccata accessibilità. Grazie a The Sandbox, invece, è possibile rinnovare le attrazioni turistiche già diffuse tramite la gamification: l'esperienza culturale può incoraggiare nuove forme di intrattenimento e creare maggiore interazione con i turisti. Neoki, infine, è un metaverso tutto incentrato sul design, sicuramente utile per progettare spazi turistici digitali accattivanti e innovativi.

 

Un’industria tutta da rimodellare

In definitiva, nel Web 3 l’industria del turismo può essere nettamente rimodellata, in quanto il metaverso può ridefinire i classici canoni dell'interazione. Il turismo virtuale ha tutto il potenziale necessario per dare nuova priorità all'ambiente, tutelare i paesaggi naturali e ridurre il sovraffollamento. Dato lo stato embrionale dell'ecosistema digitale saranno necessari forti investimenti, nuovi quadri normativi e un monitoraggio costante sul comportamento dei turisti. Si tratta di una realtà ancora tutta da scoprire; gli sviluppi futuri, però, sembrano rosei.