I misteri del Web 3 sembrano non finire mai: l'ultimo ha a che fare con Nakamigos, progetto NFT che sta sollevando non poche perplessità all’interno della community. Dopo il lancio del 23 marzo 2023 la collezione – che indubbiamente richiama nello stile i famosissimi CryptoPunks – ha impiegato solo quattro giorni per superare il gigante NFT Bored Ape Yacht Club, realizzando ben 7.562 ETH sul mercato secondario nel momento in cui scriviamo. 

Ma da cosa viene tale successo? Con tutta probabilità, da un misterioso intrico speculativo. Nonostante la nebbia sul progetto sia ancora fitta, vediamo nel dettaglio cosa è Nakamigos, chi ne sta muovendo le fila e i sospetti che sepreggiano nel Web 3. 

Cos'è Nakamigos NFT?


Nakamigos è un progetto PFP da 20K di HiFo Labs, azienda poco conosciuta che, tuttavia, afferma di aver prodotto numerosi NFT e progetti digitali nel corso degli ultimi cinque anni. La collezione prende il nome dallo pseudonimo fondatore di Bitcoin Satoshi Nakamoto – "Nakamigos" significa gli "amici di Nakamoto" – e contiene NFT di 24 × 24 pixel, con uno stile che ricorda in tutto e per tutto quelli di CryptoPunks. 


Secondo un post pubblicato sul blog del progetto, l'artista che ha creato Nakamigos è "un crypto artist OG" attualmente ignoto, che in futuro potrebbe anche scegliere di non rivelare la propria identità. Fra le ipotesi più accreditate, molti pensano che si tratti di Sartoshi, l'influencer NFT e artista crittografico dietro la popolare collezione mfers disponibile sulla piattaforma Open Sea.


Un sospetto che viene da un legame non chiaro tra Nakamigos e Sartoshi. Quest'ultimo aveva accumulato un seguito significativo su Twitter, grazie al quale il lancio di mfers – avvenuto a novembre 2021 – è stato un successo. A giugno 2022, però, con un'inversione di marcia ha deciso di lasciarlo, dichiarando che ne avrebbe ceduto la leadership e i fondi alla community, in nome dell'etica del decentramento alla base del Web 3. La mossa è stata estremamente discussa: se tanti l'hanno descritta come una truffa, per altri si è trattato di una decisione in linea con ciò che la community voleva. 
Per immortalare il suo exit, Sartoshi ha coniato end of sartoshi – eos pass. Sei mesi dopo, tuttavia, è tornato, non preoccupandosi troppo di come avrebbe recuperato la fiducia della sua community dopo la controversa uscita. 


In un tweet del 16 febbraio, poi, ha informato il suo seguito che Nakamigos sarebbe stato un progetto PFP, e che ai possessori del pass eos sarebbe stato concesso un conio gratuito dalla collezione un giorno prima che diventasse disponibile al pubblico (cosa accaduta il 23 marzo). Ma il ruolo dell'artista nel progetto è rimasto oscuro. 

 


Una connessione con Larva Labs?


Inoltre, dal lancio di Nakamigos circolano molte voci sulla potenziale connessione di HiFo Labs a Larva Labs, la società che inizialmente era dietro CryptoPunk (poi venduto a Yuga Labs nel 2022). Oltre alle evidenti vicinanze estetiche nelle collezioni, infatti, l'accordo di licenza di Nakamigos è modellato su quello che Yuga Labs ha realizzato per acquisire CryptoPunk da Larva nel 2022. Ma al momento non ci sono altre prove. 

In ogni caso, Nakamigos ha presto cercato di mettere a tacere le voci con un post su Twitter: “Non Larva. Non Yuga. Nakamigos".

 

I titolari di Nakamigos manterranno i diritti commerciali


Un aspetto invece sicuro e interessante è che il team di Nakamigos concede ai titolari degli NFT i diritti commerciali consentendo loro di monetizzarli come meglio credono, anche registrandolo e utilizzandolo nel commercio (e non solo su base intent-to-use). 
Non si tratta propriamente di una licenza Creative Commons (CC0), ma è comunque un tipo di autorizzazione potente. Consentire i diritti di commercializzazione, infatti, permette di capitalizzare i token digitali in modo significativo, con possibili ripercussioni positive su vari settori.

I numeri delle vendite

Intatto, tutti i 20.000 NFT di Nakamigos sono stati coniati. Il 22 marzo i titolari di pass eos hanno ricevuto l'accesso anticipato alla collezione, che il giorno successivo è stata lanciata in un'asta olandese. Gli acquirenti interessati possono ancora trovare i token sul mercato secondario – al prezzo minimo di 0,18 ETH –  ma alcuni degli NFT più rari della collezione vengono scambiati per molto di più: basta pensare a Nakamigos #7762 che, dalla sua insospettabile felpa con cappuccio e un casco arancione, è stato venduto per ben 1.690 ETH. 

In foto: Nakamigos #7762. Fonte: OpenSea


Inoltre, il team ha promosso il progetto donando 24 token non fungibili a personaggi noti e influencer nella community NFT, fra cui Richerd Chan di Manifold – CEO di Art Blocks – e Erick Calderon, collezionista di Cozomo de' Medici. 

Cosa succederà in futuro?


Come quello di HiFo Labs, il futuro di Nakamigos è ancora avvolto nel mistero. Fino ad ora le comunicaizoni sul progetto sono state poche, ma per chi stesse cercando un NFT dall'aspetto accattivante – e che ricordi CryptoPunks – Nakamigos potrebbe essere un ottimo acquisto.


Inoltre, il progetto è estremamente interessante per quel che riguarda i diritti di commercializzazione, cosa che porebbe indicare un piano più ampio – e ancora segreto – da parte di HiFo Labs. Se però Nakamigos vorrà sfruttare a pieno le proprie potenzialità, HiFo Labs dovrà uscire dall'ombra per avere maggiore fiducia. Molto probabilmente, si tratta di un passo che è già stato programmato.