Secondo quanto riportato da Nikkei, l'agenzia di regolamentazione finanziaria del Giappone sta pianificando di modificare le leggi del Paese al fine di classificare le criptovalute come prodotti finanziari già entro il 2026.

La Financial Services Agency (FSA) prevede di presentare un disegno di legge al parlamento per rivedere il Financial Instruments and Exchange Act già a partire dal prossimo anno, dopo aver valutato le modifiche attraverso gruppi di studio interni.

Nikkei ha riferito che i dettagli sono ancora in fase di definizione, ma la modifica comporterebbe l'inclusione delle criptovalute sotto le leggi sull'insider trading (attualmente applicate ad altri prodotti finanziari, come le azioni) che vietano il trading sulla base di informazioni privilegiate. Tuttavia, è probabile che le criptovalute vengano inserite in una categoria separata rispetto ad azioni e obbligazioni.

Se le modifiche verranno approvate e le criptovalute saranno regolamentate dalle leggi finanziarie del Paese, le società che offrono servizi legati alle crypto dovranno registrarsi presso la FSA.

Non è ancora chiaro quali criptovalute saranno regolamentate, né come verranno distinti gli asset più noti e comprovati – come Bitcoin (BTC) ed Ether (ETH) – rispetto a token speculativi e ad alto rischio come le memecoin.

La sede centrale della Financial Services Agency giapponese. Fonte: Wikimedia

Le politiche dei regolatori giapponesi stanno divenendo sempre più favorevoli alle criptovalute. Questo mese il Paese ha emesso la prima licenza che consente a un'azienda, SBI VC Trade (controllata del conglomerato finanziario locale SBI), di operare con le stablecoin. La compagnia ha dichiarato che presto supporterà USDC di Circle.

Il Partito Liberal Democratico, attualmente al potere, ha inoltre avanzato riforme per ridurre la tassa sulle plusvalenze derivanti dal trading di criptovalute dal 55% al 20%, nonché per classificare gli asset digitali come una classe di asset distinta.

Pare inoltre che la FSA stia valutando di revocare il divieto sugli ETF basati su criptovalute, allineandosi alla posizione politica di Hong Kong, che ha approvato i crypto-ETF nell'aprile del 2024.