Secondo un articolo del giornale locale Maeil Business Newspaper (MK), la Corea del Sud è sempre più vicina a una decisione in merito agli exchange-traded funds (ETF) Bitcoin (BTC)

Nel suo articolo, MK afferma che il governo sudcoreano sta guardando al Giappone come esempio, dal momento che in passato la nazione insulare è stata scettica nei confronti degli asset digitali, ma potrebbe cambiare tono.

Il Financial Supervisory Service, l'autorità di vigilanza finanziaria della Corea del Sud, avrebbe esaminato il trend legislativo della Japan Financial Services Agency nei confronti degli asset digitali e l'avrebbe condiviso con le istituzioni collegate in Corea del Sud.

Il 10 febbraio la testata giapponese Nikkei ha riferito che la Financial Services Agency del Giappone sta valutando la possibilità di posizionare le crypto come prodotti finanziari accanto ai titoli e di eliminare il divieto sui crypto ETF nel Paese.

La discussione in Giappone dovrebbe durare fino a metà del 2025, prima che venga redatto un piano legislativo da sottoporre alla National Assembly nel 2026.

Kim So-young, vicepresidente della Financial Services Commission della Corea del Sud, avrebbe dichiarato in una conferenza stampa sugli asset virtuali: “Ho continuato a ripetere che avrei esaminato con attenzione (gli ETF Bitcoin spot), ed è lo stesso in un contesto più ampio. Ci sono Paesi che non li hanno ancora introdotti. Ad esempio l'Inghilterra e il Giappone”.

La Corea del Sud continua a regolamentare le crypto in mezzo alle lotte politiche

La Corea del Sud, dove oltre il 30% dei cittadini investe in crypto asset, ha vissuto momenti di difficoltà politica dopo l'arresto dell'ex Presidente Yoon Suk Yeol, avvenuto il 15 gennaio scorso, a seguito di un tentativo di imporre la legge marziale nel Paese.

Da allora, il governo sudcoreano ha proseguito i suoi sforzi di regolamentazione delle crypto. Il 13 febbraio, la Financial Services Commission ha annunciato che gli enti di beneficenza e le università potranno vendere le cripto-donazioni a partire dalla seconda metà del 2025.

Il governo ha proseguito anche con le azioni di contrasto. Il 16 gennaio Upbit, uno dei più grandi crypto exchange del Paese, ha ricevuto un avviso di sospensione per presunte violazioni di Know Your Customer. Secondo quanto riferito, Upbit ha intentato una causa contro la Financial Intelligence Unit della Corea del Sud per annullare le sanzioni.