Durante le fasi iniziali della pandemia di COVID-19, prima che il governo distribuisse un sussidio economico per l'intera popolazione, i cittadini giapponesi avevano incrementato i propri investimenti nelle criptovalute.

Secondo quanto riportato dal portale d'informazione giapponese Nikkei, la Bank of Japan ha pubblicato un resoconto nel quale svela che a giugno l'M3 — un parametro che indica la massa monetaria in circolazione nel Paese — è aumentato del 5,9%, raggiungendo i 13.500 miliardi di dollari.

Questo incremento di liquidità fra i residenti in Giappone è dovuto alla distribuzione da parte del governo di 100.000 yen (circa 825€) per ogni individuo, nonché di 300.000 yen (2.475€) per alcune famiglie. Le aziende hanno inoltre ricevuto ulteriori aiuti di natura economica.

Nikkei sottolinea che questi sussidi hanno reso "abbondante" il flusso di denaro in Giappone, che non si è tuttavia tradotto in un accrescimento delle abitudini di spesa. Si teme pertanto che questi fondi, nel caso in cui venissero investiti in massa nel mercato azionario, potrebbero innescare una bolla finanziaria.

Negli Stati Uniti, parte dei sussidi è andato in crypto

A marzo, gli Stati Uniti hanno distribuito fra la popolazione un assegno di 1.200$. Brian Armstrong, CEO del popolare exchange di criptovalute Coinbase, ha svelato che quello stesso mese la percentuale di depositi e acquisti da esattamente 1.200$ è aumentata di oltre quattro volte: ciò indica che una piccola fetta della popolazione ha deciso di investire questi soldi in criptovalute.

Sempre a marzo, anche la popolazione giapponese ha incrementato i propri investimenti nelle crypto: dell'11% per Bitcoin (BTC), del 5,7% per Ethereum (ETH) e del 6,4% per Ripple (XRP).

Tuttavia, la distribuzione dei 100.000 yen in Giappone è iniziata soltanto ad aprile: ciò significa che i residenti giapponesi hanno maggiormente investito nelle criptovalute nel periodo immediatamente successivo al Black Thursday, vale a dire quando il prezzo di numerose monete è improvvisamente crollato, che dopo aver ricevuto denaro dal governo.