Circa un terzo di tutti gli Ether (ETH) nel mondo sono posseduti da soltanto 376 persone: lo rivela un resoconto recentemente pubblicato dalla società di analisi Chainalysis. Ciononostante, l'azienda ha scoperto che tali "whale" sono responsabili per appena il 7% delle transazioni complessive.
Chainalysis è pertanto arrivata alla conclusione che questi individui non abbiano avuto un impatto significativo sul prezzo di ETH, ma contribuiscono alla volatilità del mercato in seguito alle vendite più ingenti. Si tratta comunque di un miglioramento rispetto al 2016, quando le whale possedevano ben il 47% dell'intera offerta monetaria di Ethereum.
Un'analisi dei movimenti compiuti dalla moneta dal 2016 al 2019 ha inoltre rivelato che i prezzi di Ethereum tendono a seguire quelli di Bitcoin (BTC). In particolare, i ricercatori spiegano:
"In media, se oggi Bitcoin ha registrato un incremento dell'1%, domani il prezzo di Ethereum aumenterà dell'1,1%."
Nel complesso, la compagnia crede che i timori della comunità legati all'impatto di questi individui sul mercato siano eccessivi.
Lo scorso mese, una ricerca pubblicata dalla medesima compagnia ha svelato che almeno il 95% di tutti i reati legati al settore delle criptovalute comporta l'utilizzo di BTC: si tratta della moneta digitale "di gran lunga preferita" da hacker e criminali