La Securities Commission (SC) della Malesia ha ordinato al crypto exchange Bybit di cessare le operazioni nel Paese, accusandolo di gestire un digital asset exchange (DAX) non registrato.

L'autorità di vigilanza malese ha annunciato di aver ordinato a Bybit di disabilitare il proprio sito web, le applicazioni mobile o qualsiasi altra piattaforma digitale entro 14 giorni lavorativi a partire dall'11 dicembre. Il regolatore ha anche ordinato all'exchange di smettere di far circolare i suoi annunci pubblicitari tra gli investitori malesi e di terminare il suo gruppo di supporto Telegram per i cittadini della Malesia. 

La SC ha specificamente ordinato al CEO di Bybit, Ben Zhou, di assicurare che la società si conformi a tutte le direttive. Al 27 dicembre, la commissione ha confermato che Bybit lo ha fatto.

La notizia fa seguito all'annuncio di Bybit di voler interrompere le sue operazioni in Francia. Il 17 dicembre, l'exchange ha dichiarato che avrebbe interrotto i servizi di prelievo e custodia per gli utenti francesi a partire dall'8 gennaio 2025, citando l'aumento del controllo normativo da parte delle autorità finanziarie francesi. 

Cointelegraph ha contattato Bybit per un commento, ma non ha ricevuto risposta al momento della pubblicazione.

Il regolatore dei titoli esorta gli investitori a utilizzare piattaforme regolamentate

La SC ha dichiarato che l'azione esecutiva è stata intrapresa dopo le preoccupazioni sollevate in merito alla compliance della piattaforma. La SC ha dichiarato che: 

“La SC valuta seriamente questa violazione, in quanto la gestione di un DAX senza aver ottenuto la registrazione della SC come Recognised Market Operator (RMO) è un reato ai sensi della Sezione 7(1) del Capital Markets and Services Act 2007”.

La SC ha esortato i malesi a rivolgersi solo alle piattaforme DAX registrate. Gli operatori autorizzati sono sottoposti a un rigoroso controllo e devono aderire alle linee guida volte a proteggere gli investitori secondo le leggi malesi sui titoli. 

La SC ha affermato che gli utenti che investono in entità prive di licenza non sono protetti dalle leggi, esponendoli a rischi di riciclaggio di denaro e frode.  

La Malesia stringe le maglie sulle crypto

Nel corso del 2024, il governo malese ha intrapreso diverse iniziative per combattere i crimini legati alle crypto. Il 17 giugno, l'Inland Revenue Board della Malesia ha condotto un'operazione denominata “Ops Token”, facendo irruzione nelle aziende che non avevano segnalato le loro attività di crypto trading all'agenzia federale. La polizia ha acquisito le prove dell'evasione fiscale attraverso i dati del crypto trading memorizzati nei dispositivi mobili e nei computer. 

Il 23 dicembre, la SC ha aggiunto il servizio di wallet Web3 Atomic Wallet all'elenco delle società finanziarie a cui è vietato operare in Malesia. Come Bybit, la società è stata segnalata per aver gestito un DAX senza registrazione.