Mark Cuban, proprietario dei Dallas Mavericks e sostenitore di Dogecoin, ha dichiarato che i non-fungible token potrebbero trasformare per sempre le industrie incentrate sulle firme elettroniche e sulla verifica delle identità digitali.
In un recente episodio del podcast Unchained, Cuban ha affermato che “qualsiasi cosa basata sulla documentazione’’ potrebbe essere influenzata dagli NFT. Il miliardario ha dichiarato che i contratti intelligenti potrebbero destabilizzare aziende come DocuSign, società che si occupa della gestione di firme elettroniche:
"In questo momento vediamo un ampio utilizzo degli smart contract per gli NFT, ma al momento sono soltanto proof of concept per quello che potrebbe accadere un domani nel settore delle assicurazioni e dei documenti legali."
Sebbene il proprietario dei Dallas Mavericks ritenga che gli NFT potrebbero un giorno rivoluzionare alcune industrie, ha ammesso che per il momento il suo coinvolgimento è limitato all'acquisto di opere d'arte che considera interessanti. È inoltre uno dei principali investitori nel marketplace Mintable.
Cuban ha proposto di utilizzare gli NFT parallelamente ai dati del mondo reale durante le partite di basket: i fan dei Mavericks potrebbero ad esempio detenere token rappresentanti i "momenti salienti del primo periodo della partita" o altri eventi importanti, che verrebbero impressi sulla blockchain. Anche altri nel mondo crypto hanno sperimentato simili casi d’uso: facendo il geotagging della street art, oppure sviluppando tecnologie capaci di registrare sotto forma di NFT dati atmosferici come temperatura e qualità dell’aria.
Cuban ha commentato:
"Credo che ci saranno diversi vincitori nel mondo NFT. Probabilmente nei prossimi 3-5 anni vedremo un forte consolidamento: ci sarà chi è rimasto fuori e vorrà entrare, e chi invece diverrà grande contro le aspettative di tutti. A quel punto i grandi compreranno tutti gli altri, per ottenere la loro base di NFT e i loro clienti."
Sembra che il miliardario abbia totalmente cambiato parere sugli NFT: a gennaio, aveva affermato che le valutazioni nel mondo dei non-fungible token erano gonfiate e che il suo interesse era solo un esperimento.