Secondo le nuove politiche sulla privacy pubblicate da ConsenSys, MetaMask inizierà a raccogliere gli indirizzi IP e dei wallet Ethereum durante le transazioni on-chain degli utenti.
ConsenSys ha tuttavia sottolineato che la raccolta dei dati degli utenti si applicherà solo a chi utilizza l'applicazione Remote Procedure Call (RPC) predefinita di MetaMask, Infura. Chi invece utilizza il proprio nodo Ethereum o un provider RPC di terze parti non sarà soggetto alle nuove politiche sulla privacy.
ConsenSys spiega che le informazioni degli utenti potranno essere condivise con società affiliate in caso di accordi commerciali, oppure utilizzate per rendere la piattaforma conforme alle norme Know Your Customer e Anti-Money Laundering vigenti. MetaMask è attualmente uno dei wallet self-custody più popolari sul mercato, con oltre 21 milioni di utenti attivi mensili.
Com'era prevedibile, la community non ha reagito positivamente alla notizia. Adam Cochran, partner di Cinneamhain Ventures, ha commentato:
"Non c'è niente di più importante della privacy dei consumatori, specialmente quando si tratta di dati finanziari: gli utenti hanno il diritto di rimanere anonimi. MetaMask ha fornito un ottimo servizio gratuito per molto tempo, ma la loro decisione di registrare gli IP e collegarli alle transazioni è inaccettabile."
Hayden Adams, inventore del protocollo Uniswap, ha invece sottolineato che il suo exchange decentralizzato non tiene traccia degli IP né consente a strumenti di terze parti sulla piattaforma di farlo:
"Se la gente leggesse il post sul nostro blog invece della gente adirata su Twitter, capirebbe che la web-app di Uniswap:
1) Non tiene traccia degli IP
2) Impedisce che il vostro indirizzo IP venga tracciato da API di terze parti, come Infura o TRM, utilizzando un server proxy."
ConsenSys si unisce pertanto alle altre società Web3, come Coinbase, che raccolgono i dati degli utenti per far fronte alle normative sempre più stringenti.