Secondo una circolare recentemente distribuita dal governo messicano, banche ed exchange di criptovalute che desiderano offrire servizi legati al settore delle monete digitali dovranno ottenere un permesso ufficiale da parte della Banca del Messico (Banxico).

All'interno della lettera, intitolata "Disposizioni generali sulle operazioni legate ai fondi elettronici di pagamento", viene spiegato che Banxico si occuperà della distribuzione di tali licenze. Per poterle ottenere le aziende dovranno fornire un piano aziendale dettagliato, completo di descrizione delle proprie operazioni e meccanismi utilizzati per verificare l'identità dei clienti.

Alle banche viene inoltre vietato di rendere le criptovalute disponibili agli utenti il medesimo giorno della creazione del conto. Le entità finanziarie saranno obbligate ad identificare tutti i clienti coinvolti nello scambio di criptovalute, e qualsiasi bene digitale ottenuto dovrà affrontare ulteriori procedure di convalida. Tali misure, spiega Banxico, aiuteranno a prevenire riciclaggio di denaro ed altre attività illecite.

Le istituzioni interessate ad ottenere tale licenza devono aver inviato la propria domanda entro l'11 settembre. Sarà tuttavia possibile richiedere l'approvazione di Banxico anche a marzo del prossimo anno, quando si prevede entreranno in vigore ulteriori regolamentazioni per il settore fintech.

Nonostante la rigida struttura normativa, secondo Amir Manzur, fondatore dell'exchange locale Cubobit, entro fine anno assisteremo ad una rapida espansione del fenomeno criptovalute in Messico. In un'intervista pubblicata su Forbes, l'uomo ha infatti spiegato che l'introduzione di tali regolamentazioni aiuterà a rafforzare la fiducia dei consumatori nelle monete digitali, incoraggiando gli investimenti.