MicroStrategy, nota società di business intelligence, ha promesso che acquisterà ulteriori Bitcoin, nonostante abbia riportato perdite per 424,8 milioni di dollari nel secondo trimestre.
Si tratta ovviamente di una sconfitta soltanto su carta basata sul prezzo di Bitcoin alla fine del trimestre, dato che la compagnia non ha venduto i propri asset e non ha quindi effettivamente realizzato alcuna perdita. In realtà, in base a come questi dati vengono calcolati, MicroStrategy potrebbe essere ancora in positivo di quasi un miliardo di dollari rispetto al momento dell'acquisto iniziale.
Questo dato, assieme alla fervente fiducia in Bitcoin da parte del CEO Michael Saylor, potrebbe essere il motivo per cui l'azienda ha deciso di accrescere ulteriormente le proprie riserve di Bitcoin. Il report afferma:
"Continuiamo a essere soddisfatti dei risultati dell'implementazione della nostra strategia sugli asset digitali. Il nostro ultimo aumento di capitale ci ha permesso di espandere le nostre partecipazioni digitali, che ora superano i 105.000 Bitcoin. In futuro, intendiamo continuare ad investire ulteriore capitale nella nostra strategia sugli asset digitali."
Di recente anche Tesla ha pubblicato il proprio rapporto sul secondo trimestre, che mostrava una perdita su carta di 23 milioni di dollari sul proprio investimento in Bitcoin.
Poiché entrambe le compagnie classificano Bitcoin come un "bene immateriale", le norme contabili impongono che debbano segnalare una perdita solo quando il valore dell'asset scende al di sotto del prezzo d'acquisto. Al contrario, le aziende non sono tenute a segnalare eventuali apprezzamenti fino al momento della vendita vera e propria.
Le cifre relative agli asset digitali sono state calcolate utilizzando i Generally Accepted Accounting Principles (GAAP), una raccolta di regole contabili comunemente accettate e utilizzate per la rendicontazione finanziaria. MicroStrategy ha anche fornito calcoli non-GAAP, che nel suo report escludono "l'impatto delle spese di compensazione basate sulle azioni, nonché le perdite e i guadagni derivanti dalla vendita di beni immateriali."
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Le cifre non-GAAP dipingono un quadro ben diverso per le partecipazioni in Bitcoin di MicroStrategy: il costo d'acquisto è infatti pari a 2,74 miliardi di dollari, ma il prezzo di mercato degli asset è di 3,65 miliardi. Ciò riflette un costo medio per BTC di 26.080$ e un prezzo di mercato di 34.763$ al 30 giugno.
"Prestazioni di MicroStrategy, 27 luglio 2021.
Dall'inizio del loro programma di tesoreria in Bitcoin: MSTR +406%, BTC +227%, NASDAQ +39.1%."
MicroStrategy Performance
— ecoinometrics (@ecoinometrics) July 27, 2021
Jul. 27, 2021
Since the start of their #Bitcoin treasury program:$MSTR +406%$BTC +227%$NASDAQ +39.1% pic.twitter.com/Ti5Hr3PlOH
I ricavi totali del secondo trimestre 2021 sono stati pari a 125,4 milioni di dollari, una crescita del 13,4% rispetto al secondo trimestre 2020. L'utile lordo dell'azienda è invece pari a 102,3 milioni: un margine lordo dell'81,6%, in positivo del 4,2% rispetto all'anno precedente. Complessivamente nel secondo trimestre MicroStrategy ha registrato una perdita di 299,3 milioni di dollari, rispetto a un utile di 3 milioni nello stesso trimestre dello scorso anno.
Saylor e MicroStrategy sembrano essere ormai all-in su Bitcoin, continuando ad accumulare l'asset nonostante il trend della criptovaluta sia ribassista sin da maggio. Il CEO ha tuttavia sottolineato che, se fra quattro anni il prezzo di Bitcoin sarà inferiore rispetto a oggi, potrebbe riconsiderare la propria strategia.
MicroStrategy Announces Second Quarter 2021 Financial Results.
— Michael Saylor (@michael_saylor) July 29, 2021
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