L'informatico Ronald Rivest ha affermato che la blockchain non è una tecnologia adatta ai sistemi di voto, sebbene possa essere applicata in molte altre aree.
Secondo quanto riportato da ITWire il 28 febbraio,Rivest ha espresso la sua opinione alla RSA Security Conference, tenutasi a San Francisco questa settimana. Rivest, esperto di crittografia e professore presso il Massachusetts Institute of Technology, ha definito il voto un problema "interessante", che richiede un approccio più rigoroso rispetto a molti altri casi d'uso nel settore della sicurezza:
"La blockchain non è la tecnologia di sicurezza giusta per le soluzioni elettorali [...] È buona per alcune cose ma non per le votazioni."
Necessaria l'indipendenza dal software
Secondo Rivest, quella dei sistemi elettorali è un'area che non richiede tecnologie particolarmente avanzate, e l'anonimato e le votazioni segrete complicano solo il processo di revisione. "La tecnologia blockchain in realtà non è adatta per un paio di motivi. Uno è che abbiamo imparato di aver bisogno dell'indipendenza dal software", ha dichiarato Rivest, aggiungendo:
"E se usi una tecnologia, usa le schede cartacee per verificarla e sei apposto. È quello che chiamiamo "indipendenza dal software": in questo modo non devi fidarti dei risultati solo perché ti fidi di un software. È un percorso pericoloso da seguire se proprio non sei costretto a farlo, e con le votazioni non ce n'è davvero bisogno."
Rivest ha poi concluso: "Una volta che hanno avuto la possibilità di manipolare il tuo voto, andrà sulla blockchain e non verrà mai più cambiato".
Le critiche verso le votazioni elettroniche
Il discorso di Rivest arriva sulla scia dello scandalo dello Iowa Democratic Caucus, quando il Partito dei Democratici ha dovuto posticipare la pubblicazione dei risultati a causa di un malfunzionamento di un'applicazione concepita per aiutare a calcolare il numero totale dei voti.
A seguito dell'evento, le applicazioni basate su blockchain sono state pesantemente criticate dai regolatori, e molti opinionisti politici e analisti si sono schierati contro le votazioni tramite tecnologie blockchain e/o mobile.
Nel frattempo, molte aziende all'avanguardia nel settore blockchain dimostrano che i prodotti che stanno sviluppando hanno il potenziale non solo di trasformare l'economia globale, ma anche il modo in cui gli elettori esprimono il loro voto. Recentemente, la società di sicurezza informatica Kaspersky Lab ha svelato un nuovo tipo di dispositivo di voto basato su blockchain che utilizza Polys, un sistema rilasciato nel novembre del 2017 per votare online in totale sicurezza.