I dati sul trading di Bitcoin su 157 exchange non corrispondevano a quanto dichiarato dalle aziende.

Un report pubblicato da Javier Pax di Forbes evidenzia una discrepanza fra i dati sul trading di Bitcoin (BTC) riportati dagli exchange e i numeri effettivi. Il ricercatore ha scoperto che i volumi reali di alcune piattaforme di trading possono essere fino al 95% inferiori rispetto alle cifre riportate. Anche alcuni exchange rinomati, ma operanti "con poca o nessuna supervisione normativa" come Binance e Bybit, riportano volumi circa il doppio maggiori alla realtà.

Pax afferma:

"È probabile che oltre metà del volume segnalato dagli exchange sia falso e di natura non economica. Al 14 giugno, il volume giornaliero globale medio di Bitcoin era di 128 miliardi di dollari: una cifra del 51% inferiore rispetto ai 262 miliardi di dollari che si otterrebbero sommando i volumi segnalati dagli exchange."

Ha poi aggiunto:

"Se nemmeno i volumi di Bitcoin, il crypto-asset di gran lunga più seguito e regolamentato al mondo, sono affidabili... allora bisognerebbe essere ancora più scettici in merito ai dati delle criptovalute più piccole. Il volume di trading dovrebbe rappresentare in maniera semplice e immediata il livello d'interesse degli investitori, ma può essere facilmente manipolato per fingere una domanda molto più alta di quella reale."

"Una nuova analisi di Forbes su 157 exchange di criptovalute rivela che il 51% del volume di trading di BTC è probabilmente falso."

Pax ha citato uno studio condotto nel 2019 da Bitwise Asset Management, in cui si affermava che il 95% dei volumi sugli exchange non regolamentati derivava da wash trading, oppure era totalmente falso. Un report pubblicato a febbraio da Chainalysis sosteneva che il wash trading stava diventando un enorme problema nel mercato degli NFT.