Secondo gli analisti, il previsto rimborso ai creditori di 8,5 miliardi di dollari di Bitcoin (BTC) da parte di Mt. Gox, previsto per il mese prossimo, potrebbe non causare il caos che molti si aspettano.
Tony Sycamore, analista di IG Markets, ha dichiarato a Cointelegraph che ci sono troppi fattori in gioco per poter fare una previsione concreta sull'impatto degli imminenti rimborsi. Ha tuttavia stimato che circa la metà dei BTC rimborsati da Mt. Gox, del valore di circa 4,5 miliardi di dollari, potrebbero finire sul mercato a luglio.
Mt. Gox era un exchange di criptovalute giapponese, andato in bancarotta dopo un attacco hacker avvenuto nel febbraio del 2014. La piattaforma perse circa 940.000 BTC, che all'epoca valevano appena 64 milioni di dollari.
Da allora Mt. Gox ha recuperato 141.687 BTC da restituire ai suoi creditori, per un valore ad oggi di 8,5 miliardi di dollari. Questa somma inizierà a essere versata ai clienti all'inizio di luglio.
Nonostante l'enorme quantità di BTC che potrebbe improvvisamente riversarsi sul mercato, Sycamore ritiene che gran parte della presunta pressione di vendita sia già stata prezzata: "Tutti sapevano che questi rimborsi sarebbero arrivati già da molto tempo."
"Questi rimborsi stanno avvenendo in un contesto di deterioramento del sentiment di mercato, di vendite tecniche e di deflussi dagli ETF su Bitcoin," ha spiegato Sycamore, aggiungendo che gran parte del denaro speculativo ha già abbandonato le criptovalute per inseguire "pascoli più verdi," come le azioni di Nvidia ed Apple.
Parlando della price action di Bitcoin in senso più ampio, Sycamore dubita che il sell-off dei creditori di Mt. Gox riuscirà a spingere il prezzo troppo in profondità. Ha a tal proposito evidenziato il forte supporto della media mobile a 200 giorni, a suo parere motivo di ottimismo per le prossime settimane:
"Penso che abbiamo appena assistito a un flush: la causa è da ricercare in tutti gli eventi citati in precedenza, culminati nelle aspettative di vendita di Mt. Gox. Probabilmente le prossime settimane offriranno un buon punto d'ingresso per coloro che sono rimasti in attesa di livelli d'acquisto migliori."
In un post del 25 giugno su X, Alex Thorn di Galaxy Digital ha stimato che solo 65.000 dei 141.000 BTC totali arriveranno effettivamente sul mercato: a suo parere, la pressione di vendita sarà meno significativa di quanto molti si aspettano.
Thorn ritiene che circa il 75% dei creditori abbia scelto di ricevere un pagamento "anticipato", sacrificando il 10% del proprio rimborso: in altre parole, inizialmente Mt. Gox distribuirà soltanto 95.000 BTC.
Ha aggiunto che 20.000 BTC sono dovuti ai fondi per le richieste di risarcimento, mentre 10.000 BTC a Bitcoinica BK; solo 65.000 andranno ai creditori regolari.
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I creditori di Mt. Gox probabilmente HODLeranno l'asset
Inoltre, Thorn ritiene che le mani dei creditori di Mt. Gox siano più "di diamante" di quanto si creda. Il ricercatore ha infatti osservato che la maggior parte dei creditori è composta da "Bitcoiner a lungo termine" che hanno rifiutato risarcimenti in USD per anni: vogliono avere indietro le loro criptovalute, non denaro fiat.
Thorn ha affermato che la potenziale pressione di vendita su Bitcoin Cash (BCH) sarà probabilmente molto maggiore, dato che questi investitori non hanno mai acquistato BCH di loro spontanea volontà: hanno ricevuto l'asset automaticamente in seguito all'hard fork del 2017.