Mt. Gox, exchange di criptovalute fallito nel lontano 2014, ha appena trasferito 11.501 BTC: si tratta della sua terza transazione di grandi dimensioni in meno di un mese.

La società di analisi Arkham Intelligence ha segnalato il trasferimento alla community su X, rivelando che Mt. Gox aveva inviato 893 BTC – 78 milioni di dollari ai prezzi attuali – a uno dei suoi cold wallet (1Jbez), nonché altri 10.608 BTC – 929 milioni di dollari – al suo change wallet (1DcoA).

Transactions, Bankruptcy, Cryptocurrency Exchange, Data

Fonte: Arkham Intelligence

Questo mese l'exchange ha compiuto altri movimenti significativi: il 6 e l'11 marzo, Mt. Gox aveva trasferito rispettivamente 12.000 e 11.833 BTC.

La piattaforma di analisi Spot On Chain ha rivelato in un post su X che alcuni di questi BTC sono finiti sull'exchange di criptovalute Bitstamp. Spot On Chain ipotizza che anche gli 893 BTC "inviati al warm wallet verranno presto trasferiti".

Transactions, Bankruptcy, Cryptocurrency Exchange, Data

Fonte: Spot On Chain

I dati di Arkham mostrano che Mt. Gox detiene ancora circa 35.000 BTC – 3,1 miliardi di dollari – tra tutti i wallet in suo possesso. Molti ritengono che questi movimenti da parte del defunto exchange giapponese potrebbero significare che i pagamenti ai creditori siano imminenti. 

Mt. Gox ha dichiarato bancarotta all'inizio del 2014, dopo aver subito una perdita di 850.000 BTC in uno dei crypto-hack più grandi mai registrati. Prima dell'incidente, Mt. Gox era il più grande exchange di Bitcoin al mondo: gestiva circa il 70-80% degli scambi della criptovaluta.

Dopo la bancarotta, un tribunale di Tokyo ha nominato un trustee per gestire le procedure fallimentari e risarcire i creditori. Lo scorso anno la data di scadenza per il risarcimento degli utenti è stata posticipata al 31 ottobre 2025, poiché "molti creditori [...] non hanno ancora completato le procedure necessarie per ottenere i rimborsi."

A dicembre 2024 Mt. Gox aveva trasferito oltre 24.000 BTC, del valore di quasi 2,5 miliardi di dollari, a un indirizzo sconosciuto, poco dopo che la criptovaluta aveva oltrepassato il traguardo dei 100.000$.