I nove ETF spot statunitensi hanno accumulato oltre 500.000 Bitcoin (BTC) dal lancio di gennaio: tale cifra rappresenta circa il 2,54% dell'offerta circolante. Questo traguardo è stato raggiunto giovedì, dopo un'altra giornata di afflussi che ha visto gli ETF crescere di 287,7 milioni di dollari.
Questo porta la quantità di Bitcoin detenuta dai nove ETF a un valore di ben 35 miliardi di dollari, dopo soli 54 giorni di negoziazione.
In totale, se si prende in considerazione anche Grayscale, gli ETF statunitensi detengono circa 835.000 BTC, ovvero quasi il 4% dell'offerta circolante di Bitcoin.
Questa settimana, gli afflussi verso gli ETF sono tornati in positivo: al momento sono state registrate entrate per 845 milioni di dollari, invertendo un trend di deflussi iniziato il 18 marzo. Il 28 marzo è stato registrato un afflusso netto di 183 milioni di dollari: BlackRock in testa con il suo fondo IBIT, che ha visto entrare 95 milioni di dollari. Fidelity e Bitwise hanno registrato afflussi simili, pari a circa 67 milioni di dollari ciascuno. Il fondo Ark 21Shares è cresciuto 27,6 milioni di dollari, dopo un enorme afflusso di 200 milioni di dollari nella giornata di mercoledì.
Il deflusso dal GBTC è stato invece di 105 milioni di dollari, il più basso dal 12 marzo. Grayscale ha perso circa 284.846 BTC dal suo fondo GBTC da quando è stato convertito in un ETF spot a metà gennaio.
Il successo degli ETF spot su BTC potrebbe presto espandersi ad altre criptovalute. Il 28 marzo, Bitwise ha presentato una domanda S-1 alla Securities and Exchange Commission per il lancio di un ETF spot su Ethereum.
L'analista Eric Balchunas ha reagito alla notizia affermando che le probabilità di approvazione di un ETF spot su ETH entro maggio rimangono pessimistiche, dato che mancano soltanto sette settimane alla scadenza e la SEC non ha rilasciato alcun commento in merito.
