Prima della dichiarazione dello stato di emergenza a seguito della diffusione della pandemia in Giappone, l’attività complessiva degli exchange era in calo, a fronte di un picco di depositi in fiat.
Secondo dati pubblicati a marzo 2020 dalla Japan Virtual and Crypto assets Exchange Association (JVCEA), il numero degli account crypto in attività nel Sol Levante è diminuito da 2,048,501 a febbraio a 2,044,806 nel mese di marzo: ciò significa che 3.695 account probabilmente non hanno scambiato alcun asset digitale.
Aumentano i depositi, diminuisce l’attività
Yuya Hasegawa, Market Analyst di Bitbank, segnala come i depositi di fiat sugli exchange in Giappone siano notevolmente aumentati nel mese di marzo, sebbene nello stesso periodo l'attività dei trader sia diminuita.
Questo comportamento inusuale potrebbe essere stato causato dalla proposta del governo giapponese di assegnare un sussidio di 100.000 yen, circa 940$, a ogni famiglia del Paese. Secondo l’analista, molti di questi depositi non sono rimasti molto a lungo sugli exchange: il Primo Ministro Shinzo Abe ha dichiarato lo stato di emergenza nazionale in Giappone in data 8 aprile.
In un report del 3 agosto, Hasegawa ha scritto:
“Quando lo shock causato dal Coronavirus ha colpito il mercato finanziario e ha generato una forte domanda per richieste di integrazione, una grossa fetta di investitori potrebbero aver ritirato tutti i fondi dagli exchange per racimolare un po’ di contanti.
Probabilmente alcuni hanno agito in questo modo per prepararsi ad eventuali rischi causati dallo stato di emergenza, quali riduzione del salario e disoccupazione.”
Il trading è ancora forte in Giappone
In ogni caso, Hasegawa sostiene che la diminuzione del numero di account attivi “non significa necessariamente che i giapponesi stiano perdendo interesse nelle criptovalute.”
Al contrario, i volumi di trading potrebbero essere persino cresciuti durante l’attuale periodo rialzista, che ha visto Bitcoin (BTC) superare temporaneamente i 12.000$. Come infatti riportato da Cointelegraph, gli account crypto giapponesi generalmente poco attivi hanno registrato un volume due o tre volte superiore questa settimana.