Nvidia, produttore di chip per computer, ha pubblicato i risultati finanziari per il secondo trimestre dell'anno fiscale 2026, superando le aspettative di Wall Street per ricavi e utili per azione (EPS).

Nvidia ha registrato ricavi nel secondo trimestre di 46,7 miliardi di dollari, un aumento del 6% rispetto al trimestre precedente, e un utile netto di oltre 26,4 miliardi di dollari. I ricavi dell'azienda sono cresciuti del 56% rispetto all'anno precedente, come annunciato mercoledì.

L'azienda ha comunicato un EPS di 1,08$ secondo la contabilità GAAP e di 1,05$ secondo quella non-GAAP. Nvidia ha anche riportato un margine di profitto di circa il 72,4% per il trimestre.

Le azioni di Nvidia sono scese circa il 3,3% dopo la chiusura delle contrattazioni di mercoledì.

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Il prezzo delle azioni di Nvidia registra un leggero calo nelle contrattazioni after-hour. Fonte: TradingView

Nvidia è l'azienda quotata in borsa più grande al mondo, con una capitalizzazione di mercato di oltre 4.400 miliardi di dollari al momento della stesura di questo articolo. L'azienda è il principale produttore di chip per intelligenza artificiale, e ha acquisito una crescente importanza geostrategica per il governo degli Stati Uniti.

Nvidia registra zero vendite H20 in Cina

Nvidia ha affrontato le preoccupazioni riguardo alle sue attività in Cina nel suo ultimo report sugli utili, affermando che le vendite del suo processore H20 non hanno raggiunto il paese. "Non ci sono state vendite di H20 a clienti con sede in Cina nel secondo trimestre", ha dichiarato l'azienda.

Il processore H20 è una versione meno potente del chip H100 di Nvidia, progettata per il mercato cinese in conformità con le normative statunitensi esistenti sull'esportazione di chip per computer ad alte prestazioni utilizzati nelle applicazioni di intelligenza artificiale.

A gennaio, l'amministrazione del presidente statunitense Donald Trump aveva annunciato l'intenzione di inasprire i controlli sulle esportazioni delle vendite di H20 in Cina a causa di preoccupazioni legate alla "sicurezza nazionale".

L'amministrazione Trump ha poi imposto severi controlli sulle esportazioni, che includevano licenze di esportazione e tasse per un totale di circa 5,5 miliardi di dollari, bloccando bruscamente la spedizione dei chip H20 destinati alla Cina.

Tuttavia, ad agosto, l'amministrazione ha invertito la sua posizione, consentendo la ripresa delle vendite dei chip H20 in Cina a condizione che Nvidia ceda al governo statunitense il 15% dei ricavi derivanti da tali vendite.