Il 28 dicembre Nvidia, tra i più importanti produttori di chip per l'intelligenza artificiale (AI), ha lanciato un nuovo chip per il gaming destinato espressamente al mercato cinese.
Secondo quanto riportato da Reuters, il nuovo chip di gaming avanzato di Nvidia offre ai suoi clienti in Cina un "salto di qualità in termini di prestazioni, efficienza e grafica guidata dall'intelligenza artificiale", pur rispettando i controlli sulle esportazioni imposti dal governo degli Stati Uniti.
"La GeForce RTX 4090 D è stata progettata per essere pienamente conforme ai controlli sulle esportazioni del governo statunitense. Durante lo sviluppo di questo prodotto, ci siamo impegnati a fondo con il governo degli Stati Uniti".
Si tratta del primo chip di Nvidia dedicato al mercato cinese dopo l'introduzione dei controlli sulle esportazioni di chip verso tale Paese, imposti dal presidente Joe Biden ad ottobre 2022. Dalla loro applicazione iniziale, il governo statunitense ha inasprito i controlli a più riprese.
I chip A800 e H800 – tra i chip più potenti di Nvidia – insieme al suo chip grafico all'avanguardia, l'RTX 4090, sono stati tutti bloccati per la vendita sul mercato cinese.
Secondo quanto dichiarato da un portavoce di Nvidia il nuovo RTX 4090 D è "meno performante del 5% nel gaming e nella creazione" e costerà 12.999 yuan cinesi (1.842$).
L'azienda afferma che il nuovo chip per la Cina sarà disponibile a partire da gennaio 2024.
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La Cina costituisce uno dei mercati principali di Nvidia, con oltre il 90% del mercato cinese dei chip per l'intelligenza artificiale, che ammonta a 7 miliardi di dollari. Dopo la Cina, gli Stati Uniti e Taiwan rappresentano i mercati più importanti per Nvidia, mentre circa il 13% proviene da tutti gli altri Paesi messi insieme.
L'azienda ha già avvertito che i risultati a lungo termine potrebbero essere danneggiati se i divieti di esportazione verso la Cina diventassero troppo restrittivi. Nonostante tale divieto, Nvidia ha rivelato un fatturato record di 18 miliardi di dollari nel terzo trimestre del 2023 e ha citato l'IA generativa come il principale driver dei ricavi.
Gli ampi controlli che la Cina deve affrontare da parte del governo statunitense hanno spinto il Paese da escogitare soluzioni per espandere il mercato dei chip AI.
Il 25 settembre, Cointelegraph ha riferito che la Cina ha in programma di realizzare fabbriche di chip AI per produrre acceleratori di particelle e contribuire a posizionare il Paese come leader nell'industria globale dei semiconduttori.
Traduzione a cura di Walter Rizzo