I prodotti derivati, quali i contratti di opzione – strumenti finanziari che conferiscono agli investitori il diritto, ma non l'obbligo, di acquistare o vendere un'asset a un prezzo prestabilito – porteranno la capitalizzazione di mercato di Bitcoin (BTC) ad almeno 10.000 miliardi di dollari, sostiene l'analista di mercato James Van Straten.
Van Straten ritiene che le opzioni e altri derivati attrarranno investitori istituzionali e proteggeranno i mercati dall'elevata volatilità che caratterizza gli asset digitali.
A riprova di tale cambiamento, Van Straten indica l'open interest dei futures su BTC sul Chicago Mercantile Exchange (CME), il più grande mercato di derivati al mondo. Van Straten riporta:
“L'open interest delle opzioni CME è ai massimi storici, in parte grazie a strategie di vendita sistematiche basate su volatilità come le covered call. Ciò indica una struttura di mercato più matura con una maggiore liquidità dei derivati relativi a Bitcoin”.
La ridotta volatilità opera in entrambi i sensi, e i crolli improvvisi diffusi nei mercati delle criptovalute smorzano anche i guadagni vertiginosi a cui i trader si sono abituati, aggiunge Van Straten.
Continua il dibattito tra gli analisti di mercato sugli effetti dei prodotti derivati finanziari e degli strumenti di investimento sul ciclo di mercato di Bitcoin e sul mercato delle criptovalute in generale: taluni sostengono che tutti i segnali indichino una maturazione del mercato, mentre altri affermano che la vera forza motrice dei mercati sia la psicologia degli investitori.
Finito il ciclo quadriennale del mercato?
Gli analisti si dividono ancora sull'effetto esercitato dagli investitori istituzionali, dai veicoli di investimento e dai derivati finanziari sui mercati crypto.
Seamus Rocca, CEO della società di servizi finanziari Xapo Bank, sostiene che il ciclo di mercato quadriennale di Bitcoin non è ancora finito e che i mercati continueranno ad essere influenzati dai cicli di notizie, dal sentiment delle masse e dalla psicologia degli investitori.
“Molti sostengono che, con l'ingresso delle istituzioni, la natura ciclica di Bitcoin sia ormai esaurita. Non sono sicuro di essere d'accordo”, afferma Rocca.
Matthew Kratter, sostenitore di Bitcoin e analista di mercato, ritiene che la psicologia umana sia la vera forza motrice dei mercati, sostenendo che gli investitori istituzionali siano irrazionali tanto quanto gli investitori al dettaglio.
“L'ultimo mercato ribassista di Bitcoin dal 2021 al 2022 è stato causato principalmente da investitori istituzionali che hanno compiuto azioni davvero insensate in contesti quali Grayscale, Genesis, Three Arrows Capital e FTX”, conclude Kratter.