Gli ex dirigenti di PayPal, noti anche come "PayPal Mafia", hanno criticato il gigante dei pagamenti per le sue politiche di debanking: un co-fondatore ha definito il congelamento dei fondi "totalitario", mentre un altro lo ha paragonato a un episodio di Black Mirror.
Nonostante negli ultimi anni sia diventato favorevole alle criptovalute, il gigante tecnologico si è guadagnato molti titoloni e critiche per le sue pratiche di debanking, che a quanto pare prevedono un processo piuttosto brusco di congelamento dei fondi, multe e trattative difficili per sbloccare i conti degli utenti.
Peter Thiel, che ha co-fondato PayPal nel 1998 e ne è stato il CEO fino al 2002, il 14 dicembre ha dichiarato a The Free Press (TFP) che la visione dell'azienda si è significativamente allontanata dall'obiettivo iniziale di dare ai cittadini di tutto il mondo un maggiore controllo sul proprio denaro.
"Se le forme online del tuo denaro vengono congelate, è come distruggere economicamente una persona, limitando la sua capacità ad esercitare la libertà di espressione politica", ha osservato Thiel, aggiungendo che:
"La distruzione delle persone dal punto di vista economico è una cosa che sembra molto più totalitaria".
Thiel viene colloquialmente definito il "Don" della famosa "PayPal Mafia", un gruppo di fondatori ed ex dipendenti — come Elon Musk — che hanno poi fondato o lavorato in altre importanti aziende tecnologiche.
Anche David Sacks, membro della PayPal Mafia e primo COO dell'azienda, si è espresso negli ultimi anni contro le pratiche deplorevoli di PayPal.
Parlando con TFP, Sacks ha sostenuto che PayPal, sotto la guida dell'attuale CEO Dan Schulman, sta cercando di trarre profitto dal movimento culturale woke bandendo le persone con opinioni opposte.
"Il CEO [Schulman] ha ottenuto tutti i premi woke che si possono vincere", ha dichiarato Sacks, aggiungendo:
"È una relazione simbiotica: lui attua il loro programma e, in cambio, loro gli danno dei riconoscimenti e questo favorisce l'avanzamento sul totem aziendale del capitalismo woke".
Solo per elencare alcune delle più importanti deplorazioni di PayPal, ha chiuso gli account legati alla startup Freedom Phone, a Consortium News, a Free Speech Union e al blog anti lockdown The Daily Sceptic. Tutti siti che potrebbero essere considerati politicamente di destra o comunque con opinioni alternative.
In risposta all'articolo di The Free Press, Elon Musk, l'attuale CEO di Twitter, SpaceX e Tesla, ha dichiarato che la piattaforma è diventata come un episodio di Black Mirror, una serie televisiva britannica che solitamente presenta diversi futuri distopici in cui le persone sono controllate dalla tecnologia.
PayPal è diventato un episodio di Black Mirror
— Elon Musk (@elonmusk) December 13, 2022
PayPal has become a Black Mirror episode
— Elon Musk (@elonmusk) December 13, 2022
Vista la minaccia di rimozione dalla piattaforma, alcuni sostenitori della criptovaluta hanno promosso la narrativa "Bitcoin fixes this" sulla base della decentralizzazione della rete e della sua resistenza alla censura.
Le banche possono bloccare i tuoi conti...
PayPal potrebbe multarti per disinformazione...
I governi possono stampare fino all'iperinflazione, spendere troppo e rubare attraverso le tasse...
Ma in ogni caso, bitcoin sarà qui ad aspettarti per servirti. pic.twitter.com/0U2loosvYw
— Chris Dunn (@ChrisDunnTV) December 7, 2022
Banks can lock your accounts…
— Chris Dunn (@ChrisDunnTV) December 7, 2022
PayPal could fine you for misinformation…
Governments can print their way to hyperinflation, over-spend, and steal through taxation…
But no matter what, bitcoin will be here waiting to serve you. pic.twitter.com/0U2loosvYw
A ottobre, l'azienda ha anche introdotto in modo controverso multe da 2.500 $ per gli utenti che "promuovono disinformazione" o materiale che presenta rischi per la "sicurezza e il benessere degli utenti", entrambi definiti in termini ambigui.
La mossa è stata accolta con un'intensa reazione da parte della comunità e delle grandi personalità, compresi i membri della PayPal Mafia come l'ex presidente David Marcus e l'ex CEO Musk. L'11 ottobre PayPal ha prontamente ritrattato la policy e l'ha attribuita a un errore interno.
Tuttavia, secondo alcuni scettici, la policy è stata reinserita di nascosto nell'accordo con gli utenti e nella policy di utilizzo accettabile dell'azienda.